Quarta aggressione ai dipendenti ATAC in una sola settimana. E’ questa la denuncia che arriva dal Sindacato di categoria Faisa-Cisal che torna a riaccendere i fari sul tema sicurezza per i lavoratori dell’Azienda Municipalizzata del Comune di Roma. L’ultimo, grave, episodio risale all’altro ieri quando un addetto alla clientela è stato brutalmente assalito da tre persone finendo in Ospedale.
L’uomo è stato aggredito presso la stazione Ottaviano della Metro: “È una triste realtà resa ancora più grave dal silenzio che proviene dall’Azienda e dalle Istituzioni”, tuonano i Sindacalisti che tornano a chiedere maggiori controlli e tutele per i lavoratori.
Le aggressioni ai dipendenti ATAC
Quello avvenuto alla stazione Ottaviano infatti non è un caso isolato. Nell’ultima settimana quattro dipendenti di Atac, due verificatori e due addetti alla clientela, spiegano il segretario regionale Faisa-Cisal del Lazio Gian Luca Donati e il segretario provinciale di Roma Antonio Cannone, hanno subito quattro gravi aggressioni, tutte refertate in ospedale con diversi giorni di prognosi. L’ultimo e più grave episodio è di mercoledì pomeriggio quando un addetto alla clientela, come detto in apertura, intorno alle ore 16:00 circa, è stato aggredito da tre persone, straniere che, oltre a lividi e contusioni, gli hanno provocato delle fratture alle braccia.
“Urgono azioni concrete”
“Non più possibile tollerare tale situazione – continuano i Sindacati – Ogni parte coinvolta deve fare la sua parte e al più presto occorre aprire un tavolo di confronto, che veda la presenza di Regione Lazio, Roma Capitale, Città Metropolitana, Atac, Cotral, Trenitalia e gestori privati del Tpl”. Nella nota vengono chieste azioni concrete a tutti gli Enti parti in causa: “Oltre le continue denunce e segnalazioni abbiamo organizzato una prima edizione di un corso di difesa consapevole dalle aggressioni fisiche e verbali. Siamo certi che questo non sia sufficiente per risolvere questa emergenza ma è comunque un primo segnale di attenzione verso una situazione indecorosa che non più tollerabile. Lo ribadiamo con forza: basta aggressioni”.