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Roma, cassonetti smart: un fallimento. Verranno rimossi

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La possibilità che vengano rimossi i cassonetti intelligenti è alta. Il periodo di sperimentazione è terminato.

Ama e il Campidoglio ci avevano fatto molto affidamento. Montati tra la fine del 2022 e marzo di quest’anno ora, i secchioni intelligenti in via di sperimentazione all’Appio, al Quartiere Africano e a via dei Gracchi presso Prati, rischiano di dover essere disinstallati e restituiti. Hanno raggiunto dei risultati, in termini di miglioramento del decoro urbano, ma i contratti con le ditte produttrici per il periodo di sperimentazione sono scaduti. O si fa il bando, oppure i secchioni verranno rimossi.

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La fase sperimentale è scaduta

Sono intelligenti perché possono contenere più rifiuti, sono chiusi ermeticamente in modo da evitare sciacallaggi e contenere i miasmi, e sono svuotabili bilateralmente creando meno intralcio al traffico. Inoltre, in futuro, l’idea era quella di dotare gli utenti di specifiche tessere, in modo da effettuare la differenziata nel migliore dei modi. I luoghi scelti per il periodo sperimentale sono ricchi di attività commerciali, e i residenti più volte hanno lamentato il fatto che gli esercenti gettassero la loro spazzatura presso i cassonetti destinati alle famiglie. Ama era entrata nell’ottica, visti i buoni risultati, di richiederne altri. Ma il periodo di sperimentazione è finito, e da via Calderon de La Barca dovranno pagarne l’affitto. Le ditte produttrici dicono che è impossibile proseguire in maniera gratuita. Quindi o si fa la gara per una commessa più consistente oppure i contenitori di ultima generazione andranno restituiti. Ognuno di questi costa circa 1.500 euro.

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Ama ha accelerato la gara, ma è corsa contro il tempo

La municipalizzata vorrebbe proseguire, ha anche accelerato la gara che prospettava tempo addietro. Secondo quanto sappiamo prevedrebbe l’acquisto di circa novemila cassonetti e 60 camion compattatori bilaterali per svuotarli per un valore complessivo di 65 milioni. In teoria li si vorrebbe installare in tutti i punti commerciali della città, dove è alto il numero di esercizi e attività di ristorazione. I tempi, comunque, saranno fondamentali e non si ha alcuna certezza. La probabilità di una restituzione resta alta.

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