Salgono a quattro le donne vittime del netturbino di Riano, arrestato per violenza sessuale e diffusione illecita di video e foto private. Tre hanno sporto denuncia verso il 59enne, accusato di somministrare mix tossici di alcol e farmaci. Una soluzione che stordiva a loro insaputa le donne entrate in contatto con il netturbino, rendendole prive di conoscenza e preda della violenza dell’uomo.
L’ex del netturbino: “Mischiava alcol e tranquillanti”
A prendere coraggio è ora una delle vittime, una sua ex. Secondo quanto raccontato agli inquirenti, il 59enne di Riano era solito trafficare con alcol e tranquillanti, gesti sospetti che avrebbero messo in guardia la donna. Con lei negli ultimi mesi ha avuto una relazione, ma le cose stando alla testimone non sarebbero andate bene, con tanto di discussioni accese tra i due, alcune proprio per il vizio di mischiare alcolici e farmaci. In un caso addirittura, dopo una lite, la donna sarebbe finita in coma etilico nella casa affittata dall’uomo a Saxa Rubra. Sua figlia racconta che, rientrata a casa, l’avrebbe trovata in uno stato di abbandono, simil drogata e incosciente. Per questo motivo sono scattati gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
Drogava le vittime: “Voi donne non reggete l’alcol”
Sono diverse le donne però che si sono insospettite per le bravate del netturbino. Al momento è atteso l’esito del Dna per la prima vittima, che ha permesso l’avvio delle indagini. Dopo aver passato una notte con il 59enne, si sarebbe recata all’ospedale San Pietro lamentando anche lei uno stato di torpore. Le analisi le hanno dato ragione, risultando positiva alle benzodiazepine.
Anche in questo caso, le indagini della procura di Tivoli dimostrano che il netturbino avrebbe sciolto nell’alcool una dose potentissima di Alprazolam, un farmaco che gli era stato prescritto dopo un incidente al ginocchio. Così come per le altre vittime, il mix avrebbe intorpidito le donne rendendole incapaci di reagire. A una, in particolare, il netturbino avrebbe risposto: “Voi donne non reggete l’alcol”, cercando di sfuggire alle domande incalcanti della donna sulle sostanze nel drink. Al momento tre vittime hanno deciso perciò di sporgere denuncia, mentre una quarta non è stata ancora identificata. Su quest’ultima però, il netturbino si sarebbe particolarmente accanito, condividendo video e foto privati con gli amici.