L’Associazione EARTH chiede che il Comune di Roma e ASL Veterinaria concordino un regolamento standard da perché non siano i gatti a pagare per la burocrazia umana. Questo si legge in un comunicato dell’associazione, a seguito di un episodio di abbandono di felini. Presso lo sportello di Earth, recentemente, è giunta una segnalazione da parte di una signora, che avrebbe trovato un trasportino contenente una gatta con i suoi cuccioli abbandonato in strada. L’accaduto, presso una chiesa di via Valle Martella, in zona Conca d’Oro.
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Le criticità burocratiche e procedurali
A questo punto i volontari hanno spiegato alla donna che, secondo il protocollo, avrebbe dovuto chiamare la Polizia Locale. I vigili giungono sul posto, ma non intervengono. “Ho chiesto di parlare personalmente con l’agente sul posto” spiega Valentina Coppola, presidente di Earth, “e non volevo credere alle mie orecchie quando mi ha detto che aveva chiamato il recupero animali convenzionato con la ASL e gli avevano risposto che se i gatti non erano feriti loro non andavano“. Coppola a quel punto ha chiamato direttamente la Asl afferente per territorio, che avrebbe confermato che, in caso gli animali non fossero feriti, la questione non è di loro competenza.
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Coppola: “Un problema da risolvere alla radice”
“A questo punto ho chiamato il Comune di Roma“, continua Coppola, “non potevo permettere che quei gatti abbandonati da un delinquente fossero abbandonati anche dalle istituzioni. Sono stata messa in contatto con l’ufficio benessere animali che mi ha detto che la competenza è comunque della ASL che deve preventivamente verificare che gli animali siano in buona salute e non abbiano patologie contagiose“. Dietro insistenza dell’associazione, alla fine ASL e Comune hanno concordato il prelievo dei felini. L’associazione, in ultima analisi, denuncia un problema burocratico che andrebbe risolto alla radice e in maniera strutturale.