Come mai Roma è divisa in municipi? Chi li ha voluti? Perché ce ne sono così tanti? Vi siete mai posti tutte queste domande? La ragione non è affatto scontata. Ecco la risposta che solo in pochi conoscono.
Assetto urbanistico della Capitale
Milioni gli abitanti che vivono a Roma che è stata definita come una delle città più abitate d’Italia e d’Europa. Il censimento del 30 giugno 2023 ci dice che sono 2.746 639 gli abitanti presenti sul territorio romano, con una densità di popolazione pari a 2133,54 abitanti per chilometro quadrato.
Dati questi da non sottovalutare che fanno acquisire alla nostra Roma Caput Mundi un appellativo importante: quello di una delle località altamente popolate nel nostro Paese e terza per densità di popolazione tra i paesi della Comunità Europea, prima persino di Madrid e Berlino.
Ma Roma è anche la quarta città con la più vasta estensione territoriale del mondo, dopo Mosca, San Pietroburgo e Istanbul. Negli ultimi 5 anni è aumentato anche il numero, nei registri anagrafici, dei cittadini stranieri regolarmente residenti nella Capitale. Ma per quale ragione si è reso necessario suddividere Roma in Municipi? Abbiamo finalmente la risposta a questa domanda.
Come mai Roma è suddivisa in municipi
Poche le persone che conoscono la risposta a questa domanda: come mai Roma è suddivisa in municipi? Sveliamo finalmente il mistero. La risposta non può che essere chiaramente questa: per via della popolazione che cresce di anno in anno! Nel corso del tempo, le amministrazioni politiche hanno dovuto rinnovare l’assetto urbanistico della Capitale con delle modifiche rilevanti volte a controllare e gestire meglio il numero di abitanti in netto aumento: ecco dunque che la Capitale dal 2001 è divisa in municipi.
Ma non è solo con i municipi che i governanti hanno cercato di contenere al meglio il fenomeno della densità di popolazione che aumentava, secondo i dati del censimento, ogni anno di più. Il cambiamento è stato lento e graduale. Nel 1966 il territorio di Roma viene suddiviso in “Circoscrizioni”, indicate con i numeri romani, che comprendevano solo 12 zone. Fino al 1972 resta valido il sistema delle circoscrizioni che aumentano però da 12 a 20.
Nel 2001, a seguito del decentramento circoscrizionale, Roma viene suddivisa in municipi che nascono essenzialmente con lo scopo di organizzare meglio gli spazi in cui vivono gli abitanti, valorizzandone al contempo anche il territorio di circoscrizione.
Fino al 2012, Roma contava 19 municipi che sono diventati poi 15 nel 2013 con l’approvazione di una delibera. In ogni municipio ci sono poi quartieri, zone e rioni. Per esempio, nel Municipio Roma I troviamo il rione di Sant’Eustachio, di Trastevere e Sant’Angelo. Sempre qui c’è l’enorme struttura che ospita il mercato Trionfale. Nel Municipio Roma II troviamo invece i quartieri Parioli, Nomentano e Tiburtino. Mentre il Municipio Roma X comprende i quartieri di Ostia Antica, Castel Fusano e Tor de’ Cenci.