È possibile accedere alla pensione anticipata con soli 41 anni di contributi. Ecco tutti i pro e contro della Quota 103 e della Quota 41 per andare in pensione.
Fino all’anno scorso c’era soltanto una misura per la pensione con 41 anni di contributi, ora ce ne sono due, ovvero Quota 41 per i lavoratori precoci e la Quota 103. Entrambe consentono di andare in pensione con stessa carriera contributiva, ma al contempo hanno differenze significative per quanto riguarda vantaggi e svantaggi.
Andare in pensione con 41 anni di contributi, ecco come
Nell’anno corrente, il 2023, è meglio andare in pensione usufruendo della Quota 41 per i lavoratori precoci oppure usufruendo della Quota 103? Questa è la domanda più gettonata fra i lavoratori e la risposta sta nei requisiti di queste due misure.
Per quanto riguarda la pensione con Quota 41 i beneficiari devono essere:
- Invalidi;
- Caregiver;
- Dipendenti di lavori gravosi;
- Disoccupati.
Per quanto riguarda invece la Quota 103 non sono previsti limiti per la platea, nessun vincolo e nessuna limitazione per chi ha cominciato la propria carriera lavorativa dopo il compimento dei 19 anni. È necessario però che oltre ai contributi si abbia una determinata età. Questa misura infatti si centra se il lavoratore ha:
- Minimo 62 anni
- Minimo 41 anni di contributi dei quali minimo 35 devono derivare da effettivo lavoro
Pro e contro di Quota 41 e Quota 103
Quindi, per quanto riguarda la pensione con misura Quota 41 per lavoratori precoci, possiamo dire che si distacca da ogni limite anagrafico. Questo rappresenta un vantaggio significativo se pensiamo al fatto che coloro i quali hanno meno di 62 anni con la Quota 103 non è possibile accedere alla pensione neanche con 41 anni di contributi versati. Per cui l’età gioca a vantaggio della misura Quota 41.
Quest’ultima però, come abbiamo già precedentemente accennato, pone dei limiti di platea i quali si sono rivelati rigidi. Inoltre questa misura non consente di andare in pensione a coloro i quali non hanno minimo 12 mesi di contributi versati all’età di 19 anni compiuti.
La Quota 103 sembra la via più facile da prendere ma c’è un particolare al quale dobbiamo prestare molta attenzione. Questa misura sembra libera da vincoli ma ne ho uno in particolare che potrebbe rendere questa misura sfavorevole per alcuni. Quota 103 non consente il pensionamento se allo stesso tempo si continua a lavorare. Vige infatti un divieto, ovvero quello del cumulo di redditi di pensione insieme a quelli di lavoro. Cosa che con Quota 41 non c’è.