Oggi vi portiamo alla scoperta di un piccolo angolo di Russia a Roma, ovvero della Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire. Costruita nel verdeggiante parco di Villa Abamelek, l’attuale sede dell’ambasciata di Russia, questa chiesa ha una storia alquanto recente. Siete curiosi di saperne di più?
Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire
Questa magnifica chiesa ortodossa, anche nota come Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, si trova in via del Lago Terrione 77 all’interno del parco di Villa Abamelek, sede dell’ambasciata russa in Italia. La storia di questa chiesa di fede ortodossa non è antica, ma risale agli anni Novanta. Nella culla del cattolicesimo qualche lettore potrebbe storcere il naso a pensare alla costruzione di una chiesa ortodossa.
Nel 1999 l’ambasciata russa ha fatto richiesta formale al Comune di Roma e al Ministro degli Affari Esteri per la realizzazione di un luogo di culto ortodosso nel cuore della Capitale.
È stato presentato, nel 2000, il progetto architettonico, mentre nel 2001 è stata posata la prima pietra della Chiesa di Santa Caterina Martire. Nel 2006, si è inaugurata la chiesa, dopo la costruzione e la benedizione anche della cripta.
Come già detto in precedenza, la Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire si trova nel parco della Villa Abamelek, chiamata così dal nome del proprietario. Alla sua morte Abamelek lasciò la sua dimora e tutti i suoi beni all’Accademia Russa delle Scienze. Poco tempo dopo la sua casa divenne la sede dell’ambasciata di Russia in Italia.
Curiosità sulla chiesa ortodossa più bella di Roma
Inizialmente la sede scelta per costruire la chiesa ortodossa, ovvero il Colle del Gianicolo, era più alto visivamente della sede dove si trovava la più famosa chiesa cattolica, ovvero la Basilica di San Pietro.
Ciò era praticamente inaccettabile e per tale motivo si procedette a uno scavo per oltre 10 metri in modo che la Basilica di San Pietro rimanesse nella sua posizione predominante essendo Roma la Città del Papa.
La Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire, non senza polemiche, fu inaugurata il 19 maggio del 2006 con una solenne cerimonia alla quale presero parte l’ambasciatore russo a Roma, il patriarca di Russia, e i Ministri degli Affari Esteri sia italiano che russo.
Questo edificio religioso è il luogo del cuore dei russi e dei fedeli ortodossi che vivono nella Capitale. Si presenta come un vero e proprio gioiello architettonico di 29 metri di altezza. Ha una scintillante cupola dorata e un rivestimento a colori a contrasto bianco perla e verde acqua.
All’interno c’è la cripta dedicata a Sant’Elena e San Costantino e un’icona donata dal patriarca di Russia Alessio II. Ogni elemento è stato realizzato da artigiani e artisti russi secondo lo stile neobizantino.
L’oro è onnipresente dall’esterno all’interno ed è stato volutamente usato come simbolo di potere.
La chiesa è aperta ogni giorno. Non vi consigliamo di vedere sul sito ufficiale perché è solo in russo.