Per il prossimo anno niente concertone del primo maggio a piazza San Giovanni. Perlomeno, perché potrebbe essere rinviato anche al 2025, se non addirittura al 2026, a Giubileo concluso. L’ha scoperto la Cgil, quanto era in procinto di chiedere l’autorizzazione per mobilitazione del prossimo 7 ottobre sul lavoro e difesa delle donne. Così, per serendipità quasi, il sindacato ha appreso che per il 2024 il concertone organizzato con Cisl e Uil non ci sarà.
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L’ennesimo cantiere per il Giubileo a bloccare tutto
Il motivo è questo. A breve devono partire i lavori di riqualificazione della Basilica di San Giovanni in Laterano; il cantiere fa parte dell’elenco delle opere da realizzare per l’Anno Santo. Si dovrebbe ripavimentare l’area attorno alla chiesa e riqualificare quella antistante la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. A maggio prossimo il cantiere sarà ancora presente e di conseguenza è impossibile realizzare il concertone. Le organizzazioni sindacali stanno cercando una soluzione, dopo essere rimasti basiti. Pare che si stiano vagliando delle location alternative. In lizza ci sono il Circo Massimo, Capannelle e piazza del Popolo.
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Tra le ipotesi anche la possibilità di un’altra città
Poco si sa al momento, ma secondo indiscrezioni non si escluderebbe di cambiare città per il concerto. Anche perché i lavori di riqualificazione potrebbero compromettere anche il 2025 e il 2026; conoscendo i tempi dei cantieri di Roma, la cosa è possibilissima. Con il Giubileo in corso, peraltro, per motivi di sicurezza sarebbe impossibile l’ulteriore carico determinato dal classico concerto. Pare che anche il Comune sia preso in contropiede, anche se la cosa è impensabile. Chi dovrebbe conoscere le opere da realizzare e i relativi tempi, se non l’amministrazione capitolina? Certo è che il Campidoglio spenderà circa 250mila euro per controllare e ripulire l’area.
