Il fratello gli lascia un’eredità milionaria, ma non la può utilizzare perché in una valuta fuori corso. È l’eccezionalità a cui si è trovato davanti nel 2019 un ex commissario di polizia di Roma, ora in pensione, mentre curiosava tra i lasciti del familiare, deceduto da tempo. L’uomo, un 70enne romano, mettendo ordine dentro a un mobile appartenente al defunto si è trovato così tra le mani un tesoretto dal valore di 245 milioni e 218mila lire, non potendo però usufruirne visto che nel frattempo che è subentrato l’euro come valuta corrente.
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Mette ordine tra l’eredità del fratello e trova 245 milioni e 218mila lire
L’ex commissario di polizia, nel 2019, ha ereditato dal fratello un appartamento dopo che questi morì nel 2018. Mentre si trovava a mettere ordine agli averi del familiare, il 70enne ha scoperto che all’interno di un armadio, nel sottofondo di un cassetto, il fratello aveva nascosto una cassetta con delle banconote, dal valore di 245 milioni e 218mila in lire. Peccato che l’uomo, un sotto ufficiale dell’aviazione, non avesse provveduto a convertirle in euro prima di morire, né tantomeno a informare il fratello della presenza in casa del tesoretto. Un lascito su cui l’ex commissario tenta di accedere nonostante gli anni passati.
Diritti di credito: tanti italiani alle prese con eredità in lire
Sembrerebbe che la vicenda, in Italia, accomuni tante persone alle prese con eredità in lire da convertire in euro. Nel caso del 70enne di Roma, quest’ultimo si è rivolto a un’associazione per chiedere assistenza legale e avere accesso all’eredità indiretta del fratello defunto. Fino a ora, grazie alle conversioni riconosciute dalla Banca d’Italia, sono state eseguite 263 operazioni su territorio nazionale per convertire denaro dalla lira all’euro, per un importo complessivo di 2.661.596 euro sugli importi vetusti. L’Italia, però, ha delle normative che tengono in considerazione la presenza di capitale ancora in lire, da sottoporre al cambio valuta: il nostro Paese prevede una prescrizione ordinaria decennale per l’esercizio dei diritti di credito per cui, secondo l’articolo 2935 del codice civile, il termine di 10 anni decorre da quando il soggetto può far valere il proprio diritto.
Nel caso dell’ex commissario di polizia, per esempio, i 10 anni secondo quest’interpretazione varrebbero dal momento del ritrovamento, nel 2019. Un colpo di fortuna che si aggiunge a quello di un’eredità nascosta, a cui l’uomo spera di poter presto accedere.