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Roma, ancora Vespe Orientalis in un appartamento: in 700 in un avvolgibile

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Vespa orientalis

Le abitazioni a Roma sono un nascondiglio perfetto per le vespe orientalis, che nei mesi estivi hanno attanagliato i condomini. Gli imenotteri prediligono luoghi bui dove nidificare, all’insaputa di tanti romani che sono ormai vittime di una psicosi nei confronti dell’insetto, sempre più diffuso e ritenuto estremamente pericoloso. Solo nelle ultime ore a Lunghezza è stato scoperto un nido di vespe orientalis dentro un avvolgibile: al suo interno 700 esemplari in uno spazio ristretto e angusto, con 200 regine pronte a pungere.

A Lunghezza un nido con 700 vespe: famiglia terrorizzata

Anche se il fenomeno si è esteso a vista d’occhio nei mesi estivi, i primi avvistamenti di Vespa orientalis risalgono ormai al 2022. La specie, particolarmente aggressiva, nidifica soprattutto nelle abitazioni e nei luoghi pubblici, esponendo a rischi le persone. Per questo motivo, in passato, è stato adibito anche un numero verde per le segnalazioni più urgenti.

L’ultimo, appunto, è stato scoperto nelle ultime ore nel bagno di un’abitazione a Lunghezza. Per giorni i proprietari di casa hanno cercato di liberarsi del nido con dello spray, ma il tentativo è andato a vuoto ed è stato necessario contattare gli esperti per non essere punti. Secondo Andrea Lunerti, etologo di professione, i 700 esemplari si trovavano nel vano che ospita l’avvolgibile di una finestra. All’interno 200 vespe Regine pronte a spingersi verso le campagne circostanti. L’intervento dell’etologo, visto la grande quantitità di insetti, è stato essenziale per rimettere in sicurezza l’abitazione. Stando a quanto raccontato, le operaie erano infatti in procinto di nascere, la loro aggressività dipendeva dal fatto che volevano difendere la colonia nell’atto finale del loro ciclo vitale.

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Vespe Orientalisa Roma: picco di diffusione in autunno

Il fenomeno, già di per sé esteso, potrebbe raggiungere livelli preoccupanti se non contenuto. Lunerti ha spiegato infatti che il picco nella diffusione dell’animale è previsto comunque per fine mese: da fine settembre a inizio ottobre gli avvisamenti tenderanno a salre. Bisognerà perciò segnalare tempestivamente le nidificazioni così da evitare un’ulteriore ondata nella primavera 2024. Se si parla di ambiti domestici, per esempio, bisognerà controllare le intercapedini e le serrande, posti che prediligono di più e su cui bisognerà prestare molta attenzione.

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