Una raccolta firme per chiedere giustizia verso la capretta di Anagni. Si ritorna a parlare del video della piccola capra presa a calci e pugni, in una follia di due giovani che probabilmente hanno portato alla morte l’animale. Su Change.Org, gli animalisti hanno lanciato una petizione, proprio per far aprire un’indagine su quella vicenda e dare una punizione esemplare ai responsabili di quella brutalità. In poche ore, la causa è stata sostenuta da 40 mila persone.
La raccolta firme per chiedere giustizia verso la capretta di Anagni
Gli animalisti non ci stanno all’idea che quella capra, morta indifesa, non veda giustizia in Italia. Dopotutto, nel video diventato virale sul web, si vede come due giovani si accaniscono con botte violentissime sul corpo dell’animale. Loro dicono come la bestiola fosse già deceduta al momento del video o quantomeno in uno stato di salute che – inevitabilmente – l’avrebbe portata alla morta. Versioni che, come ovvio, solo un’attenta indagine potrà rivelare.
“Vogliamo una punizione esemplare per i due ragazzi”
Che fosse moribonda o già morta, è palese un fatto: nessuno doveva accanirsi con calci e pugni su quella capretta o altro animale. Gli ambientalisti, che hanno lanciato la raccolta firme, vogliono fare leva sulla parte etica della vicenda, mandando anche un importante segnale sul come “non vada fatta nessuna violenza verso gli animali”. Una battaglia di civiltà, che per ora vede il sostegno delle persone: superano le 40 mila adesioni sul sito di Change, nonostante la raccolta firme sia stata lanciata da sole poche ore.
“Quei giovani non devono restare impuniti”
Secondo le realtà animaliste, quei giovani sono responsabili dell’uccisione della capretta. Hanno ammazzato, secondo loro, l’animale in un momento di goliardia, forse persi da consumo di sostanze dopo una cena presso un agriturismo nella zona di Anagni. Supposizioni, cui però la giustizia dovrà confermare o smentire.