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Omicidio Rossella Nappini, il killer non ha agito da solo: inquirenti sulle tracce di un complice

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Rossella Nappini

Omicidio Rossella Nappini, parla la sorella Monica e apre nuovi possibili scenari sull’inchiesta: “Il killer non ha agito da solo”. S’indaga.

Rossella Nappini, l’infermiera del San Filippo Neri uccisa a coltellate sotto casa della madre, dove alloggiava da qualche tempo, ha lasciato un grande vuoto. Soprattutto nei suoi cari che oggi si domandano come sia potuto accadere. In molti, fra cui i parenti più stretti, avanzano l’ipotesi di femminicidio. Si continua, però, a indagare: emergono nuovi elementi proprio grazie alla sorella Monica che alimenta scenari inediti e poco considerati, sceglie di farlo a La Vita in Diretta dove dichiara: “L’assassino di mia sorella non può aver agito da solo, deve per forza essere stato aiutato, anche perchè mia madre lo conosceva e non gli avrebbe mai aperto il portone”.

Il riferimento è a A.H. L’uomo che ha conosciuto diverso tempo fa Rossella e di cui si sarebbe innamorata dopo una relazione fallimentare con l’ex marito. Era finita, però, anche con lui – talvolta ambulante, talvolta operaio – voleva troncare e l’ha fatto dopo i numerosi tentativi (a volte oltre ogni limite) per cercare di rimettere in piedi una relazione a senso unico.

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Rossella Nappini, la sorella è sicura: “Il killer non ha agito da solo”

Secondo la sorella non può aver agito da solo. Una certezza – stando alla ricostruzione della donna – che spetterà alle autorità appurare. Ora la vicenda passa alla fase successiva, quella che porta a capire i movimenti della donna. Se oltre al presunto uomo stalker aveva anche altri incontri, magari anche solo casuali e non necessariamente di natura sentimentale. Si battono tutte le piste, ma l’ipotesi della complicità nel delitto – sollevata dalla sorella e gli altri parenti – è forte.

Anche se il cognato dell’ex marito, nelle recenti dichiarazioni, esclude la relazione. Troppi tasselli ancora senza collocazione: resta soltanto un massacro da chiarire per cui nessuno intende arrendersi per fare luce in questa mole di ombre apparentemente complicate da dissolvere. In quella via Giuseppe Allievo dove davvero ogni attimo vale una vita. 

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