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Tor Bella Monaca, a scuola senza libri: basta un tablet

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Presso una scuola media di Tor Bella Monaca da quest'anno partirà la didattica digitale per alcune classi prime e seconde.

Una sperimentazione in periferia, ottima idea per un progetto pilota rispetto alla didattica degli studenti. Basta con zaini pesanti ad ingobbire le schiene dei ragazzi. Nella scuola media dell‘istituto Morvillo gli studenti ora potranno studiare sui libri da un tablet. Questa la scuola del futuro, che muoverà i primi passi nelle sette classi prime di via san Biagio Platani. È piena periferia di Roma; siamo a Tor Bella Monaca.

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Un Ipad con account personale. Ma la didattica tradizionale rimane

Così il primo giorno di scuola i ragazzi troveranno un Ipad sui banchi e ognuno avrà il suo personale account. A fine giornata dovrà essere riconsegnato tutto presso i docenti. Giulia Cristofari, la professoressa di matematica di una classe seconda, spiega a Il Corriere.it: “Il tablet non sostituisce la didattica tradizionale, è solo uno strumento in più che però aiuta l’inclusione: ad esempio i ragazzi con disturbo dell’apprendimento possono modificare il font di un testo o la velocità con cui leggere“. È lei che avrà il compito di coordinare 40 dei suoi colleghi a comprendere le peculiarità di questo strumento innovativo. E dovrà farlo per tempo, perché siamo alle linee di partenza.

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La didattica digitale

Tablet e lavagna touch screen computerizzata. In realtà un minimo di sperimentazione è stata fatta l’anno scorso presso una sezione di prima media. E grazie alla donazione di una ventina di Ipad da parte di una onlus. I docenti sostengono sia stato un successo. Dice la preside: “Quando lo scorso dicembre abbiamo presentato l’offerta formativa della scuola molti genitori che avevano saputo del progetto ci hanno chiesto se i loro figli avrebbero avuto questo tipo di didattica. Così l’istituto ha deciso di investire circa 130mila euro dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza in 215 Ipad da distribuire alle classi“. Ancora: “Abbiamo da subito riscontrato un miglioramento in termini di partecipazione, impegno e concentrazione dei nostri ragazzi – rivela la dirigente scolastica -. Adesso l’obiettivo è estendere questo tipo di didattica a tutte le classi medie“. Per il progetto molti docenti sono tornati in aula per formarsi su tutta la questione per tempo. D’altra parte non si può più far finta che il digitale non esista, e il fatto che si cominci a prenderne atto a partire dalle periferie è una ottima notizia.

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