Si è da poco conclusa a Piazza Gasparri (Ostia Nuova) l’iniziativa dei Giovani Democratici di Ostia contro la mafia locale. Il presidio, durato due ore, dalle 16 alle 18, ha visto la presenza della giornalista di Repubblica Federica Angeli, dell’ex assessore alla legalità di Roma Capitale Alfonso Sabella e del deputato PD Ernesto Carbone.
Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di dare un segnale dirompente contro il controllo locale della criminalità organizzata e denunciare l’assenza dello Stato, che lascia abbandonati a sé stessi cittadini vessati da anni da un clima di degrado e continue infrazioni della legge.
“In questo contesto– hanno spiegato i GD in una nota prima dell’evento- la mafia si è inserita, andando a creare un efficace sistema di servizi che sostituisce, di fatto, il ruolo dello Stato; la mafia diventa l’ente che tutela e difende la cittadinanza e grazie a ciò riesce ad agire indisturbata all’interno del proprio territorio e a portare a termine le sue azioni estorsive, di contrabbando, di usura, di controllo di attività economiche. La mafia controlla, al posto del Comune, la distribuzione delle abitazioni, le affitta a prezzi simbolici alle persone della zona”
I Giovani Democratici, quindi, chiedono che Roma Capitale (ora e a maggior ragione in futuro se il Comune verrà amministrato dal democratico Giachetti) si riappropri dei propri immobili sul territorio sfruttati abusivamente, individuando con attenzione gli aventi diritto e cercando una soluzione per chi ne dovesse essere escluso. Questa soluzione ragionata impedirebbe gli eccessi di un autogestione o di una ripulitura dall’alto.
In questo i giovani dem dicono di opporsi alle proposte di Casapound, che ad Ostia Nuova negli ultimi mesi è stata molto attiva, organizzando numerose manifestazioni nella stessa piazza Gasparri.
Nello specifico, poi, i GD chiedono che la palestra popolare Femus (sequestrata la scorsa estate perché occupava abusivamente un immobile di proprietà del Comune) venga definitivamente sostituita dal Comune per realizzare un altro luogo di aggregazione, pubblico, che si frapponga tra i cittadini e la criminalità (in particolare il clan degli Spada), che ne aveva il monopolio.
Infine, dicono i dem: “Vogliamo restituire alla Sinistra il suo valore essenziale, la difesa degli ultimi, che spesso, soprattutto in questo quartiere, sono stati abbandonati da uno Stato e da una società sempre meno attenti alle esigenze dei più bisognosi”.
Per questo sostengono di voler “sensibilizzare le nuove generazioni, i nostri coetanei, fargli comprendere che la mafia è un nemico collettivo, perché distrugge e compromette la quotidianità della nostra comunità; chiediamo loro di unirsi alla nostra battaglia contro chi deve essere annientato”. Ma il loro appello, in fondo, è rivolto a tutte quelle persone “ragionevoli” che ne afferrano il senso.
Durante la manifestazione i 15 ragazzi dei Giovani Democratici hanno organizzato una partita a calcio con i bambini della zona. Si segnala inoltre l’intervento di Pelé Spada, che ha intrapreso una conversazione “amichevole” con la giornalista Federica Angeli discutendo dei problemi del territorio.
Grandi assenti, invece, sono stati gli attivisti di Casapound, che dopo aver annunciato ieri di voler essere presenti per smentire il fango gettatogli addosso dai democratici, sostengono gli sia stata impedita la partecipazione.
Nel frattempo, al congresso nazionale dei Giovani Democratici, il premier Renzi ha lodato l’operato degli organizzatori dell’evento. “Noi siamo qui- ha detto- e in questo momento a Ostia ci sono dei nostri Giovani Democratici che manifestano e lì contro di loro ci sono Casapound e il clan Spada.. beh noi siamo con loro a Ostia”. Nel suo discorso, poi, ha specificato che il Partito è vicino alle azioni che la giovanile svolge nei territori più difficili, come quello di Ostia e lo dimostrano i big che oggi hanno partecipato.