Sapete perché il Colosseo è crollato a metà? Quante volte guardando il monumento simbolo di Roma vi siete chiesti perché un’intera parte di questo anfiteatro romano è crollata? Oggi vi sveliamo il motivo.
Il simbolo di Roma nel mondo: il Colosseo
Il Colosseo, noto anche come Anfiteatro Flavio, è il più grande anfiteatro romano mai costruito. Poteva ospitare più di 80.000 spettatori che venivano per assistere ai giochi, ovvero agli spettacoli come i combattimenti tra gladiatori oppure ai combattimenti tra gladiatori e fiere (come leoni o tigri).
I lavori di costruzione iniziarono nel 71 d.C. durante l’impero di Vespasiano, ma terminarono solo nel 80 d.C. durante il regno dell’imperatore Tito.
L’Anfiteatro Flavio rimase in attività per quasi cinque secoli fino nel IV sec.d.C. Successivamente i massi sono stati usati per la costruzione di altri edifici nobiliari romani. In pratica il Colosseo è stato considerato per secoli come un’enorme cava di pietra dove prendere materiale gratis da costruzione.
Nel 1980 è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei monumenti considerati Patrimonio Mondiale dell’Umanità, mentre dal 2007 il Colosseo è ufficialmente una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo. Ma perché il Colosseo è crollato per metà? Quando è crollato il monumento più famoso di Roma? Scopriamolo insieme.
Quando e perché il Colosseo è crollato per metà?
Il Colosseo è crollato per metà a causa di un terribile terremoto che si è verificato nel 1349 ed ha interessato tutta l’Italia centrale. Da allora ha assunto la famosa forma asimmetrica e l’aspetto che vediamo oggi e che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Il crollo fu dovuto al tipo di suolo su cui poggia l’Anfiteatro Flavio. La parte meridionale del Colosseo, quella crollata, poggia su un terreno molle fatto di sedimenti fluviali, mentre la parte settentrionale, quella che non è mai crollata, poggia su rocce solide di tipo vulcanico.
Altri violenti terremoti provocarono danni al monumento romano (442, 484, 851, 1231, 1255, 1349 e 1703) in particolare al podio e all’arena causando il crollo di due file di colonne.
Oggi le condizioni del Colosseo sono continuamente monitorate per evitare ulteriori crolli e inclinazioni.
I gladiatori che combattevano nel Colosseo
I gladiatori prendevano il nome dalla spada corta usata nei combattimenti (il gladio). Inizialmente erano solo schiavi o prigionieri di guerra. A partire dal I sec.d.C. potevano diventare gladiatori anche uomini liberi che si erano macchiati di crimini gravissimi e per evitare la pena di morte tramite crocifissione preferivano diventare gladiatori.
Per diventare gladiatori bisogna frequentare la scuola di gladiatori. Ogni volta che un gladiatore combatteva nell’arena del Colosseo non sapeva quale fosse il suo destino: poteva vincere il combattimento, poteva perderlo e finire ucciso oppure poteva essere graziato dal popolo o dall’imperatore.
Nel Colosseo si esibirono anche imperatori nelle vesti di gladiatori in combattimento (ovviamente nessuno avrebbe osato colpire o uccidere l’imperatore): basti pensare a Nerone, Caligola, Tito o Adriano.