La Guardia Costiera sventa a Latina un carico di pesca illegale. La dinamica rischiava di alterare il mercato dei prossimi mesi.
Pesca illegale nelle acque della provincia di Latina. Questo è quanto ha riscontrato il Reparto Operativo della Guardia di Finanza di Civitavecchia nella notte fra 7 e 8 settembre. Individuati, nella fattispecie, tre pescherecci nel sud pontino dediti alla pesca a strascico all’interno della distanza vietata dalla costa su una batimetria di soli 7 metri. La Legge in vigore ne prevede 50. I danni alla fauna ittica in tal senso sembrano essere piuttosto ingenti.
Quindi le unità navali della Sezione Operativa di Gaeta sono pervenute nell’aerea indicata sventando l’operazione, in supporto anche il Guardacoste della stazione di Civitavecchia. Un lavoro di squadra che ha portato alla luce una dinamica sempre più diffusa: i mezzi intenti nell’illecito avevano altresì i tracciatori spenti. Altro aspetto non meno importante, visto che i tracciatori satellitari devono essere obbligatori per Legge. Anche nel caso in cui non dovesse esserci l’omologazione.
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Pesca illegale, operazione della Guardia di Finanza in provincia di Latina: sanzioni per 12.000 euro
L’operazione, giunta al termine alle prime luci dell’alba, ha visto formalizzare sanzioni amministrative pari a 12mila euro. Senza contare il sequestro delle reti da pesca e l’ulteriore sanzione di 6 punti da decurtare sulla licenza di pesca di ciascun armatore. Pugno duro delle autorità per dimostrare che i campanelli d’allarme sul mercato ittico sono sempre presenti affinché gli illeciti si riducano drasticamente.
La spesa dei pescatori è sempre più ingente, per agire nella legalità, quindi c’è chi prova a battere “strade” alternative. Il prezzo, talvolta, è più salato del previsto.