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Meravigliosa chiesa romana trasformata in una giungla: piante selvatiche e velenose

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Precious Okoyomon chiesa sconsacrata Trastevere 20230908 IlCorrieredellacittà.com

Esiste una chiesa sconsacrata a Trastevere che sembra un sete cinematografico: il merito è di Precious Okoyomon.

Roma apre le porte al cinema, ma talvolta succede anche il contrario. Il cinema può entrare a pie’ pari nella Città Eterna riuscendo a captare le sensazioni del mondo circostante. Sembra una frase fatta, ma parecchie volte è successo che la Settima Arte anticipasse fatti realmente accaduti. Per avere determinate atmosfere non bisogna soltanto andare in sala. Talvolta basta guardarsi intorno: non a caso Sorrentino captava sensazioni uniche nei panorami capitolini.

Al punto da arrivare a farci un film (che ha vinto l’Oscar) e due serie. The Young Pope è l’esempio di come la sacralità possa anche cedere il passo alle avanguardie: c’è chi definisce tutto ciò un azzardo, ma i tempi cambiano anche grazie a chi osa. Nella Settima Arte hanno osato in parecchi garantendo anche numerose rivoluzioni. Oggi si guarda all’estero, ma qualche volta è anche l’estero che guarda all’Italia e non solo grazie a Sorrentino. Il tema è emerso, a tal proposito, proprio nell’ultima tavola rotonda alla Mostra del Cinema di Venezia dove a rappresentare Roma c’erano Stefano Sollima, Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea con Adagio.

Torri cilindriche e piante rampicanti, questo luogo sembra uscito da una fiaba: dove si trova

A Trastevere il miracolo dell’arte: chiesa abbandonata diventa una giungla

Pellicola – se può ancora essere definita così – che mostra come determinati paesaggi della Capitale possano essere iconici per chiunque. Esiste anche chi utilizza Roma come fosse un set a cielo aperto: fra gli altri ci ha pensato la star statunitense Precious Okoyomon con il proprio estro e un pizzico di follia. È un artista che si diverte a creare ambienti completamente diversi dalla realtà circostante: prende un luogo e lo stravolge in nome del bello e del sublime. Anche dell’assurdo, ma quello è il passo successivo.

Trastevere
Trastevere

Prima avviene la ricerca del particolare che garantisce tante possibilità sul piano di colori e palette. L’ultima creazione, sul territorio capitolino, lo ha visto protagonista in una chiesa sconsacrata in Trastevere. La situazione è chiara: lo spazio era abbandonato da tempo e l’uomo lo ha trasformato in una natura violenta, intima e straniante. Le erbacce sono diventate rampicanti che avvolgono le ultime tracce di iconoclastia presenti nell’ambito ecclesiastico limitatamente al contesto proposto. Un altare intriso di verde con mostri da cinema a fare da contorno. Sembra una vera e propria giungla, ma anche un’occasione di riscatto: la natura che riprende possesso sull’uomo impegnato troppo spesso a trascurare qualcosa di magico.

Tutto questo attira non pochi turisti: ognuno desideroso di portarsi via un ricordo di questa mostra a cielo aperto. Occasione unica, ma Okoyomon ha detto che potrà tornare presto nella Città Eterna per garantire altri spazi simili. Un buon motivo per guardare a Roma e all’Italia è proprio la storia che rincorre quelli che ormai sono diventati luoghi culto. L’artista inglese ci ha messo la sua impronta con buona pace dei detrattori che avrebbero preferito magari una visione leggermente più conservatrice: “Innovare è vivere”, Okoyomon ha fatto suo il detto nella speranza che lo coltivino sempre più persone. Un selfie alla volta, perchè anche le cartoline – dal passato o dal “futuro” – hanno la propria importanza. 

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