Lo abbiamo conosciuto come il detenuto facinoroso che ha tenuto in scacco il carcere di Rebibbia il 7 agosto scorso. Aveva oltrepassato il primo muro di cinta, per poi salire su una gru presente sul posto per dei lavori. E non ne ha voluto sapere di scendere, se non dopo lunghissime trattative. Nella giornata di ieri, rieccolo agli onori della cronaca. Detenuto oggi presso il carcere di Frosinone, ha tentato una evasione. Apprendiamo anche che, tempo fa, tentò il suicidio in un carcere abruzzese.
Roma, follia a Rebibbia, detenuto si arrampica sulla gru: convinto a scendere dopo ore di trattative (FOTO)
Era salito sulla gru a Rebibbia. Ieri tenta di evadere dal carcere ciociaro
“Già artefice di una domenica sulla Gru di Rebibbia, poi il tentativo di suicidio in un carcere abruzzese ed oggi tenta un’evasione dal carcere di Frosinone, sventato in tempo dalla Polizia Penitenziaria e ricondotto nella sua cella”. Dichiara Daniele Nicastrini segretario regionale USPP Lazio. Il sindacalista ha poi aggiunto: “Purtroppo è un soggetto particolare, turbolento già in passato con altri fatti simili nel carcere di Velletri. Diventa di difficile gestione e non solo lui. La Polizia Penitenziaria ogni giorno ha a che fare con questi detenuti problematici che pongono in essere atteggiamenti aggressivi, tendenti a voler prevaricare l’ordine e la sicurezza, dove l’unico strumento e la stretta sorveglianza, che viene purtroppo meno per le gravi carenze di personale che denunciamo attraverso i nostri comunicati stampa”. L’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria da settimane ha dichiarato lo stato di agitazione nella regione Lazio, ed evidenzia una carenza di organico di 900 unità e un sovraffollamento che a distanza di un mese è aumentato dal 22 al 24% e fino al 37%.
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Problemi anche a Cassino. Agenti aggrediti da un detenuto egiziano
Oggi, inoltre, presso il carcere di Cassino, si è registrata una aggressione da parte di un detenuto egiziano nei confronti di due agenti. Il soggetto pare abbia seri problemi psichiatrici. Sulla questione è intervenuto il Presidente del Consiglio Provinciale Anci Lazio, Gianluca Quadrini: “Avere consapevolezza che episodi simili sono all’ordine del giorno è frutto di mancata attenzione, protrattasi negli anni, verso gli istituti penitenziari”, dichiara il sindacalista, aggiungendo che: “Non è la prima volta che mi appello al buon senso delle istituzioni affinché si prendano seri e immediati provvedimenti sul sistema delle carceri, profondamente disorganizzati e sotto organico. La situazione sta purtroppo sfuggendo di mano e non ci si rende conto che in gioco c’è la vita di chi ogni giorno mette a servizio la propria professionalità e dedizione per difendere noi cittadini” ha poi concluso.