L’Italia, e i suoi popoli, arrecano in sé una gamma di peculiarità enorme, difficilmente reperibili presso altri Paesi. E alcune di queste, ebbene sì, riguardano le imprecazioni. Gesti, imprecazioni e in particolare le bestemmie, sono tratti tipici dei nostri connazionali provenienti da diverse regioni. Ed è appunto la bestemmia la protagonista di un episodio che non può che far sorridere. Si sa; umbri, veneti e toscani, sono maestri in fatto di blasfemia. Ciò per diverse ragioni storiche. Così, dopo l’ultima lite a suon di bestemmie, il Bar Sport Da Mu di Castello di Godego in provincia di Treviso ha preso una decisione. Multare i clienti che si lasciano andare alle bestemmie più disparate.
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Il tariffario della blasfemia
Così, il Bar Da Mu ha deciso per le sanzioni irrevocabili nei confronti di chi se la prende con la religione. Dopo l’ultima accesa discussione tra due clienti, che hanno bestemmiato a raffica di fronte a tutti i presenti, tra i quali anche un bambino, la figlia del proprietario Camilla Muledda ha proposto al padre le speciali multe. La proposta di disincentivo è piaciuta al padre Daniele e alla madre Michela Bizzotto. Ecco quindi il contenitore sul bancone per raccogliere il denaro che, dicono dal bar, sarà versato in beneficienza. Ma non è tutto. Non tutte le sanzioni sono uguali. Ma dipendono dal tipo di bestemmia. Per una blasfemia semplice e singola la multa è di un euro. Per un pacchetto di tre imprecazioni due euro e cinquanta. Invece per la bestemmia d’autore, personalizzata dall’estro e dalla fantasia dell’avventore, la tassa è di cinque euro. E questo la dice lunga sulla capacità di bestemmia dei veneti. Nessuna protesta da parte dei clienti e pare che qualcuno abbia già pagato in anticipo per alcuni improperi che sa già che dirà. Altri vogliono addirittura l’abbonamento. Ovviamente il fatto è diventato virale sui social: “Se passo io mi mangio la tredicesima in un’ora al massimo“, scrive qualcuno nei commenti.