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Strage Brandizzo, la teste chiave: “Era previsto il passaggio di un treno, i lavori non dovevano iniziare”

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Brandizzo

L’ho detto per tre volte: i lavori non dovevano cominciare perché era previsto il passaggio di un treno“. Sono le parole della testimone chiave dell’inchiesta sulla tragedia di Brandizzo. La donna è stata ascoltata come testimone dei fatti in procura a Ivrea. Nelle sue tre telefonate con il collega che si trovava a Brandizzo, si sente la donna ripetere che i lavori sui binari non dovevano cominciare perché era previsto il passaggio di un convoglio. La sua testimonianza è considerata molto utile per chiarire questo e altri aspetti della vicenda.

Strage Brandizzo, Fs: “I lavori sarebbero dovuti iniziare dopo il passaggio del treno”

Strage Brandizzo, continuano gli interrogatori

E’ ripresa stamattina, martedì 5 settembre 2023, a Ivrea l’acquisizione delle testimonianze nell’inchiesta sull’incidente ferroviario, costato la vita a cinque operai, avvenuto lo scorso 30 agosto a Brandizzo (Torino). I pubblici ministeri intendono completare la prima tornata di accertamenti prima di decidere i prossimi passi da compiere. Molto utile è considerata la deposizione della donna che la sera dell’incidente prestava servizio, con una collega, e che ha tenuto i contatti con l’operatore presente a Brandizzo. La giovane donna ieri è stata a Palazzo di giustizia per nove ore, confermando quanto aveva già riferito agli investigatori in un primo momento, ribadendo che per tre volte aveva detto di non cominciare l’intervento sui binari perché era previsto il passaggio di un convoglio. I pubblici ministeri si sono interessati anche a procedure, regolamenti e prassi di lavoro.

Ancora lontano il nullaosta per i funerali delle vittime

Le famiglie dei cinque operai deceduti sono state invitate a fornire elementi che possono portare al riconoscimento dei corpi: tatuaggi, arcate dentarie, qualunque cosa. Solo in seguito potrà essere concesso il nullaosta per i funerali. “Di tempistiche – spiega l’avvocato Enrico Calabrese, legale dei parenti di Kevin Laganà – non ce ne sono. Ma è comprensibile. L’impatto con il convoglio ha avuto gli effetti che tutti possono immaginare. L’autopsia è inutile e l’estrazione del dna è molto complicata”.

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