Nella trascorsa notte, dopo ore di incessanti attività investigative, i poliziotti della Squadra Mobile Capitolina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno rintracciato un soggetto gravemente indiziato dell’omicidio di una donna di 52 anni, avvenuto ieri a Roma, in Via Giuseppe Allievo. L’uomo, di nazionalità marocchina, 45enne, è stato sottoposto dal Pubblico Ministero al provvedimento del Fermo di Indiziato di delitto. La sua posizione al momento è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Inizia a delinearsi un quadro indiziario nell’omicidio di Rossella Nappini, la 52enne infermiera trovata cadavere nel pomeriggio di ieri, lunedì 4 settembre, nell’androne del palazzo in zona Trionfale, in cui la donna viveva insieme ai due figli e alla mamma 80enne.
Indagini lampo della Polizia
Indagini lampo quelle della squadra mobile di Roma che, con una notte di intense attività investigative, potrebbero già aver chiuso il cerchio su un femminicidio efferato. Sembrerebbe che l’infermiera sia stata raggiunta da almeno 20 coltellate, soprattutto all’addome.
La relazione con il 45enne
Se nella scorsa serata era stato portato in questura l’ex compagno per essere sentito, è spuntata fuori, poi, una presunta relazione della vittima con un uomo di nazionalità marocchina sul quale si sono concentrate le indagini. Dalle prime risultanze investigative, sembrerebbe anche che l’infermiera sia stata oggetto di attenzioni morbose da parte del 45enne delle quali, però, la donna non aveva mai fatto menzione.
Il presunto assassino è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli
L’uomo avrebbe raggiunto la 52enne, che stava uscendo per fare la spesa, nel palazzo di via Giuseppe Allievo. Una discussione forse, che potrebbe poi essere degenerata al punto di sfociare nell’omicidio. Ed è per omicidio volontario che il 45enne è stato fermato e tradotto nel carcere di Regina Coeli in attesa di comparire davanti al giudice per le indagini preliminari. Certo è che per quanto gli inquirenti potrebbero già aver risolto il caso, le indagini proseguono a pieno ritmo per trovare il movente dell’assassinio.