L’uccisione dell’orsa Amarena in Abruzzo lascia sgomento e amarezza anche tra le istituzioni politiche: scontro tra Governo e opposizione.
L’orsa Amarena è morta, ridotta in fin di vita a fucilate, ma resta il dispiacere e lo sgomento non solo in Abruzzo. Il caso ha interessato tutta l’Italia senza esclusione territoriale. Il patrimonio che l’esemplare rappresentava era inestimabile. Dato che, secondo gli esperti, la sopravvivenza dei cuccioli rimasti dipende anche dalla presenza della madre, la quale ora non c’è più per via di un’iniziativa che ripetuti organi competenti stanno definendo scellerata. Il caso diventa anche politico: le istituzioni (non solo locali) si sono dette pronte a far luce sul misfatto.
Oltre a trovare i responsabili (l’autore del gesto è stato già individuato), occorre capire da cosa dipendono queste libere iniziative dei cittadini che, secondo le testimonianze, imbracciano le armi per paura e mancata conoscenza delle specie. L’orsa – è stato ribadito in più occasioni – non aveva mai fatto del male a nessun umano. Anzi, preservava la specie dei marsicani. Le autorità di Governo hanno specificato che faranno il massimo affinché determinati episodi non si ripetano. Discorso diverso per le opposizioni: Europa Verde attacca dicendo che questo clima di odio scellerato – usa le stesse parole adottate dal WWF subito dopo la morte accertata dell’orsa – è frutto di una determinata politica.
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Orsa Amarena, la morte diventa un caso: le reazioni della politica
Lo scontro non si placa, ma ci sono anche altri aspetti con cui fare i conti: una volta individuato il problema va anche compreso che serve una gestione particolare per queste situazioni. Non solo gli orsi in Abruzzo, ma anche i cinghiali nel Lazio. Situazioni diverse che, però, collimano nel disorientamento dei cittadini. Per questo il caso di Amarena apre un precedente: le risposte non saranno facili e immediate, sicuramente l’argomento non è ancora sviscerato completamente.
Seguiranno altri spunti di riflessione, persino materiale per la prossima campagna elettorale. Amarena lascia la Terra, ma resta nel cuore degli Abruzzesi e sulla bocca di chi cerca risposte a continue domande. Tra dubbi e presunte verità, quello che resta è una profonda rabbia per un epilogo tanto inatteso quanto amaro.
