Tempo di bilanci per Ostia. Il tema è quello delle fototrappole installate a marzo scorso. Da marzo a giugno il dato è quello di oltre 400 sanzioni elevate, ai sensi del Regolamento della Gestione dei Rifiuti. Questo è emerso nella periodica riunione del Tavolo del Decoro riunitosi nel X Municipio con la partecipazione dell’Assessore Valentina Prodon, del collega Andrea Morelli, della Presidente della Commissione Ambiente Valentina Scarfagna e dei referenti Ama del territorio e della Polizia Locale.
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L’80 percento dei rifiuti appartiene al territorio. Il restante proviene da altri comuni
15 fototrappole in tutto, hanno permesso, oltre a sanzionare gli zozzoni, di registrare alcuni dati. Secondo ciò che ha sottolineato la Polizia Locale il 20 percento dei rifiuti sversati illegalmente proviene da altri comuni, mentre l’80 percento è autoctono. Di questi il 15 percento è costituito da materiale ingombrante o rifiuti speciali, mentre il resto è rifiuto comune. I casi presi in esame concernono l’abbandono di rifiuti urbani residui in prossimità delle sedi Ama da parte di privati, il quale comporta sanzioni fino a 166 euro. Mentre non i prossimità di queste sedi è prevista una multa fino a 400 euro. Invece, per rifiuti speciali, ingombranti o pericolosi si sfocia nel penale. Il minisindaco del X, Mario Falconi dice: “I numeri oggi riportati certificano l’ottimo lavoro svolto in sinergia con tutti gli enti coinvolti, dimostrando ancora una volta che il Piano Integrato di Sicurezza, annunciato nella conferenza stampa degli scorsi mesi, era un progetto anche finalizzato a sanzionare i cittadini irrispettosi del nostro territorio, dell’ambiente e degli interessi della collettività”. Prodon, assessore all’Ambiente, invece ha dichiarato: “Vince la squadra, non il singolo. L’unione delle forze tra Ama, Polizia e Municipio sta finalmente dando i suoi frutti per contrastare l’abbandono e lo sversamento illecito dei rifiuti, riducendo le discariche abusive, fonte di inquinamento e danno al pubblico decoro. Siamo consapevoli che la strada è quella giusta, ma c’è ancora molto da lavorare. Continueremo incessantemente a farlo per restituire al nostro territorio la dignità che merita“.