Voleva fare delle riprese spettacolari, che mostrassero dall’alto il dettaglio dell’area archeologica del Colosseo. Questo nonostante il divieto di sorvolo. Pensando che il rischio valesse la pena, l’uomo, un 32enne italiano, ieri pomeriggio ha fatto alzare in volo il suo drone, pensando che potesse passare inosservato o che comunque non sarebbe stato fermato da nessuno. E invece, per sua sfortuna, non è andata così.
Sequestrato il drone
È successo nel pomeriggio di ieri, quando le pattuglie del gruppo SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) della Polizia di Roma Capitale hanno notato un uomo intento a far volare il proprio drone sopra l’area archeologica del Colosseo.
Dopo aver fermato ed identificato il 32enne, gli agenti hanno accertato come fosse privo di patentino di abilitazione al pilotaggio del velivolo, oltre che di autorizzazione/N.O. rilasciata dalla Questura di Roma. I caschi bianchi hanno proceduto quindi al sequestro del drone, deferendo l’uomo all’autorità giudiziaria.
Non è la prima volta che qualcuno fa volare droni nella “No Fly Zone” di Roma. Ma solitamente a non rispettare il divieto sono i turisti stranieri. Come il 34enne turista – nato in Kosovo e residente in Canada – sorpreso mentre pilotava da remoto un drone, munito di telecamera. L’uomo è stato scoperto dai militari del Comando Roma Piazza Venezia, unitamente ai colleghi della Compagnia Speciale di Roma mentre sorvolava la zona tra il Colosseo e i Fori Imperiali. I Carabinieri sono intervenuti e hanno interrotto il volo illegale, identificando e denunciando all’Autorità Giudiziaria l’uomo e sequestrando il velivolo.
Stessa cosa per un 39enne argentino, a cui è andata anche peggio. Il suo drone, infatti, si è schiantato, richiamando l’attenzione dei carabinieri, che lo hanno denunciato.Dopo qualche minuto di sorvolo sulla piazza nel cuore della Capitale, infatti, il drone si è poi infranto rovinosamente sul tetto di Palazzo Venezia. Il velivolo è stato recuperato dal personale addetto alla sicurezza dello storico palazzo che lo ha poi consegnato ai Carabinieri intervenuti. In pochi minuti, ha perso foto, video e tranquillità d’animo, dato che il soggetto è stato denunciato per il mancato rispetto del divieto di sorvolo in vigore sulla Capitale. Ovviamente, ci ha rimesso anche il drone, che è stato immediatamente sequestrato.