Siamo ormai giunti quasi verso la fine dell’estate 2023. In questi giorni una perturbazione sta interessando l’Italia portando piogge diffuse e crollo termico. Una vera e propria burrasca di fine estate che segna l’inizio graduale dell’avvio alla stagione autunnale. Tantissimi gli alberi caduti e gli allagamenti nella Capitale.
Parola all’esperto
“Si è trattato di una perturbazione di fine estate, di una burrasca che segna una linea di demarcazione tra la stagione estiva e quella autunnale. Seppure dovesse tornare l’alta pressione e così dovrebbe essere, quest’ultima non dovrebbe assumere connotati estremi come per la fine di agosto. Non si è trattato di un uragano in quanto questa figura barica si associa agli Oceani. Né fisicamente né dal punto di vista sintattico si può parlare di uragano. Al massimo qualora ci fossero le caratteristiche si può parlare di ciclone simil tropicale o ciclone Mediterrano. Questa volta i presupposti non c’erano. Le piogge non sono state estreme ma distribuite nel tempo anche grazie alla conformazione del minimo stretto. Ancora oggi avremo instabilità ma da domani avremo un allontanamento di questo centro di bassa pressione. Da giovedì si rifarà strada l’alta pressione”, racconta Gabriele Serafini tecnico meteorologo del Meteo Lazio.
Danni e allagamenti
Questa burrasca di fine estate ha portato con sé vento molto forte che ha sferzato la Capitale a più riprese soprattutto nella giornata di lunedì. Le raffiche attorno ai 60 km/h hanno provocato diversi disagi. “Aghi di pino ovunque e rifiuti che svolazzavano qua e là”, commenta un romano. Purtroppo ci sono stati diversi crolli di alberature e rami che hanno causato danni alle auto e la conseguente chiusura dei tratti interessati. In via Valle Vermiglio un grosso albero è caduto su un’auto all’interno di una area privata. La donna alla guida sembra sia rimasta per fortuna illesa. In via di Casal Boccone un intero albero si è letteralmente spezzato alla base e appoggiato alla ringhiera del parco. In via Monte Cervialto un ramo di enormi dimensioni è crollato a terra. Nella tarda serata di ieri durante il passaggio del fronte freddo associato a forti rovesci e raffiche di vento molto forti ha causato il crollo di diverse alberature in città. All’uscita Salaria dell’Olimpica direzione centro diversi rami sono crollati a terra e la l’uscita è stata chiusa da una pattuglia dei carabinieri. Un allagamento della sede stradale ha comportato disagi alla circolazione intorno alle 7 di questa mattina in via delle Isole Curzolane. Imponenti mareggiate stanno tutt’ora interessando il litorale laziale. “L’acqua ha invaso tutti gli stabilimenti, è impressionante”, esclama un runner. Situazione critica per le mareggiate a Fregene dove l’acqua è arrivata quasi fino all’ingresso di alcuni stabilimenti, come riporta un video di Welcome to Favelas.
Tombini attappati e criticità
Roma ad ogni pioggia deve fare i conti con gli allagamenti causati sia dai forti rovesci che soprattutto dalla mancanza di pulizia delle strade. Aghi di pino, foglie e piccoli rifiuti hanno invaso la carreggiata andando ad attappare i tombini. In alcune vie la situazione è ancora più critica in quanto anche a seguito di numerosi esposti e segnalazioni alcuni tombini sono cementati. Questo accade in via Eugenio Chiesa, nota nel quartiere Nuovo Salario per essere una delle strade nel degrado più totale. “Devi stare attento quando c’è anche un filo di vento che non ti cada addosso un ramo”, denuncia Valeria. “Sono stati fatti esposti e richieste di potatura, non c’è stato alcun intervento”, segnala Alfredo. “Perchè in una giornata intera prima dell’arrivo delle piogge i mezzi Ama non erano in giro per spazzare?”, si chiede esterrefatta Mira. Come sempre i cittadini devono fare i conti con disagi e pericoli in una città che in molte aree sembra abbandonata a sé stessa.