Ancora sangue sulle strade. L’ennesimo sinistro si è verificato in Abruzzo, lungo la statale 80 che dall’Aquila conduce al lago di Campotosto. A perdere la vita Daniel Martino: un motociclista romano di 40 anni, figlio di una nota famiglia di imprenditori. Molto probabilmente l’uomo è rimasto vittima di una tragica fatalità: un cane ha improvvisamente attraversato la strada e Martino – a bordo di una Aprilia- lo ha investito perdendo il controllo del mezzo a due ruote e volando per diversi metri, prima di finire contro il guardrail. Un impatto violento che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
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L’incidente ieri mattina e la morte di Daniel Martino
Come dicevamo, l’incidente si è consumato ieri lungo la statale 80. Rimasto vittima di una tragica fatalità, sul posto è subito giunto il personale del 118 che ha provveduto a prestare le prime cure all’uomo. Ogni tentativo di soccorso si è però rivelato vano. È atterrato anche l’elicottero del 118 che non ha potuto far altro che constatarne il decesso. I rilievi del terribile sinistro sono stati invece affidati ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dell’Aquila, i quali hanno ascoltato anche diverse testimonianze. Quest’ultime hanno riferito loro dell‘attraversamento dell’animale. Nulla invece si sa della velocità alla quale viaggiava Daniel Martino, aspetto questo che chiariranno i successivi accertamenti sulla dinamica del sinistro. Il cadavere dell’uomo è stato poi trasferito all’obitorio dall’ospedale dell’Aquila per essere sottoposto all’autopsia prima del nullaosta per i funerali.
Chi è la vittima
È probabile – ma gli inquirenti in merito non hanno fornito ulteriori notizie – che il 40enne stesse trascorrendo una domenica di relax con alcuni amici. Domenica che si è poi trasformata in tragedia, mai nessuno avrebbe potuto immaginare cosa stesse per accadere. Daniel Martino era legato all’Abruzzo anche per ragioni professionali: da romano si era trasferito nel casertano per fare l’imprenditore in una società che era specializzata nella vendita di macchinari agricoli. Oltre al lavoro l’uomo aveva una grande passione per moto e scooter, con cui spesso e volentieri viaggiava anche per motivazioni turistiche.