Consigli per gli automobilisti indisciplinati per evitare gli incidenti a Roma, in zona Appio Latino, dove, nella notte tra sabato e domenica, qualcuno ha pensato bene di apporre una segnaletica orizzontale aggiuntiva ben evidente a Piazza Tuscolo. Lì, per chi proviene da via Cerveteri, adesso sarà impossibile non notare l’enorme scritta che impone “Devi andare dritto”.
In realtà la direzione sarebbe già obbligata dalla segnaletica ufficiale già presente, ma chi transita su questa strada e deve andare verso via Cristoforo Colombo o semplicemente imboccare via Cilicia, invece di andare dritto così come obbliga il semaforo e imboccare via Gallia compie spesso un’infrazione, girando a sinistra. In questo modo evita tutto il traffico sia di via Gallia che di Porta Metronia, ma – spesso – provoca incidenti.
Motivazione giusta, modi sbagliati
Ma se la motivazione che ha portato l’autore della scritta è fondamentalmente corretta, stanco di chi, in maniera furba, approfitta della svolta vietata per evitare il traffico, mettendo a rischio l’incolumità altrui, dall’altra parte il gesto è comunque un atto perseguibile dalla legge. E per questo gli agenti del Gruppo Appio della Polizia Roma Capitale hanno avviato le indagini per scoprire l’autore della scritta.
Ma non è di certo la prima volta che i cittadini si danno da fare per sostituirsi o aggiungersi al Comune riguardo alla segnaletica stradale. Come quando, in mancanza di attraversamenti pedonali, hanno apposto le strisce in via Boccea. Portavoce del malcontento dei residenti quella volta fu addirittura il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini. Ma, per non farsi sanzionare, le strisce furono messe con delle lenzuola, solo in segno di protesta temporanea, per sollevare il problema su una strada altamente pericolosa.
Segnaletica stradale “farlocca” per costringere i turisti a passare davanti alle bancarelle
Ma c’è anche chi modifica la segnaletica stradale esistente per motivi molto meno altruistici rispetto a evitare incidenti. Come quando, dopo che il Comune aveva sgomberato l’area attorno alla Fontana di Trevi, qualcuno si inventò – dopo aver rimosso quella ufficiale – una nuova segnaletica orizzontale, che costringeva i turisti a passare davanti alle bancarelle, che erano state spostate, per arrivare davanti alla monumentale fontana.