Di lui non si sa molto. Ma si sa che, nonostante i suoi 74 anni, il signor Jan Lukes due giorni fa è riuscito a seminare il panico presso la stazione Tiburtina. Prima tentando una rapina presso il ristorante Chef Express e nell’area del McDonald dirimpetto. Sarebbe una nota di colore il fatto che abbia agito con una pistola lanciarazzi e che nel suo zaino siano stati trovati coltelli, balestre, bossoli, cartucce e un’ascia, se non fosse che con quell’improprio arsenale avrebbe potuto compiere una strage. E ancora chi indaga non comprende come mai l’anziano ceco fosse in possesso di tale materiale.
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Convalidato l’arresto del 74enne ceco. L’uomo è estremamente pericoloso
Dopo che un coraggioso passante, in collaborazione con due guardie giurate, è riuscito a bloccarlo fino all’arrivo della Polizia, l’uomo è strato disarmato e tradotto in carcere. Nel frattempo il suo arresto è stato convalidato, ma non si è potuto procedere all’interrogatorio di garanzia. Agosto è avaro di professionisti anche per il tribunale, e così, per rendere edotto l’anziano di cosa sta accadendo grazie ad un interprete, bisognerà attendere martedì. Ciò perché l’unica lingua che parla Jan Lukes è la sua, il ceco. Ma di rimetterlo a piede libero non se ne parla; deve rimanere in carcere. Troppo è stato il colpo sparato con la sua lanciarazzi di fabbricazione ceca, e preoccupante il materiale trovato nel suo zaino.
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“Money, money! Così l’uomo alla cassiera del ristorante
Insomma; all’apparenza una rapina maldestra, che mentre veniva attuata ha spaventato anche lui. Tant’è che testimoni raccontano di aver rivolto solo due parole alla cassiera a cui si è avvicinato, lanciarazzi in mano: “Money, Money!“. Lukes voleva soldi, ma in pochi attimi si è agitato, è uscito dal locale e si è avvicinato al McDonald. Poi il razzo sparato per aria che fortunatamente non ha colpito nessuno. Non un professionista del crimine pare; ma la scena ha gelato il sangue di diverse persone. Anche gli agenti che lo hanno arrestato non si spiegano diversi elementi. In primis la presenza di cartucce, bossoli, coltelli, un’ascia e addirittura due balestre nel suo zaino. Per capirlo dovranno attendere la presenza dell’interprete che possa tradurre la versione dei fatti del senza fissa dimora.