Continuano e si strutturano le indagini volte ad accertare la dinamica dell’incidente che ha coinvolto lo scooter su cui viaggiava mercoledì notte Matteo Anatolij Orlandi. Secondo gli inquirenti le piste sono essenzialmente due. O un colpo di sonno improvviso, eventualmente una distrazione, oppure una fatalità legata agli aghi di pino presenti a lato carreggiata sulla Cristoforo Colombo che hanno fatto perdere aderenza con l’asfalto allo scooter elettrico.
Matteo Anatolij Orlandi, morto in un incidente sulla Colombo: indagine per omicidio colposo
I rilievi, ancora in essere, portano verso l’incidente autonomo
Ed è questa la tesi che va per la maggiore al vaglio di chi sta terminando gli accertamenti. Lo sbandamento potrebbe essere iniziato in prossimità di una delle immissioni laterali che conducono verso una corsia interna. Avvicinandosi a bordo strada lo scooter sarebbe passato sopra un cumulo di aghi di pino, perdendo così aderenza sull’asfalto. Oppure, sempre rispetto a questo fenomeno, una brusca sterzata del ragazzo al fine di evitare un’auto di passaggio. Ma la Procura, che ha incaricato delle indagini i caschi bianchi del I Gruppo Trevi, propende per l’incidente in autonomia, senza coinvolgimento di altri attori. Matteo con tutta probabilità così ha persona la vita; aveva appena dato la maturità ed era in procinto di iscriversi a Medicina. E peraltro pare proprio non fosse avvezzo, assieme a Martina, all’uso di stupefacenti o alcol, anche se in sede di autopsia nulla verrà lasciato al caso e verrà accertato anche questo dettaglio.
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Per Martina la prognosi resta riservata
La fidanzata di Matteo Orlandi resta nel reparto Shock e Trauma dell’ospedale San Camillo. Ha riportato serie lesioni epatiche, ma pare che le sue condizioni siano in lieve miglioramento, anche se la prognosi resta riservata. La mamma di Matteo nella giornata di ieri ha provato a parlarle per assicurarsi delle sue condizioni e capire meglio cosa possa essere successo nell’ultimo frangente fatale. Ma non le è stato possibile entrare. Ad ogni modo sia la famiglia di Matteo che quella di Martina sono state convocate presso la cittadella giudiziaria per essere sentite dal magistrato, il dottor Dovinola, che indaga per omicidio colposo. C’è da capire quando esattamente lo scooter elettrico abbia cominciato a zigzagare per poi far sobbalzare il corpo del povero Matteo contro un albero.