Un intero quartiere pieno di murales a Roma. Così, sullo stile della città di Bruxelles e altri Capitali europee, un quartiere romano si è visto impreziosire di affascinanti opere legate allo stile della Street Art. Si tratta del quadrante di Settecamini, frazione capitolina che nasce alle spalle di San Basilio e a poca distanza dalla zona di Case Rosse: grazie al lavoro degli artisti di strada, quest’area ha completamente cambiato volto.
Il quartiere dei murales a Roma: Settecamini
Non è molto conosciuto come aspetto, non fosse che negli ultimi mesi hanno fatto più notizia le opere di Street Art nei quadranti della Tiburtina, l’Ostiense o addirittura recentemente al Serpentone di Corviale. Eppure, anche la zona di Settecamini può raccontare un’importante storia in fatto dell’arte di strada, come magnifiche opere realizzate all’interno del “Progetto Street Art Rights”.
I murales che raccontano lo sviluppo sostenibile
Il tema dell’ambiente, della sua tutela, l’inquinamento e soprattutto la voglia di difendere questo pianeta. Sono solo alcune tracce che vengono trattate all’interno delle opere di Street Art all’interno di Settecamini.
Gli artisti che hanno deciso di mettere mano sulle varie palazzine e muri del quartiere, nei loro disegni si sono ispirati ai punti cruciali legati gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 inseriti nell’agenda ONU. Un modo per raccontare queste situazioni al popolo, senza che questi argomenti rimangano solamente sulle bocche di una certa politica istituzionale.
Perchè la Street Art a Roma?
La Street Art affascina, colpisce l’occhio, ma soprattutto racconta una storia. Popolare, comprensibile a tutti, che magari ripercorre la quotidianità delle borgate romane o addirittura i quartieri meno nobili della Città Eterna. Non è un fenomeno solo romano, ma un linguaggio universale che in ogni periferia d’Europa, così come in America, prende vita valvola narrativa nei sobborghi della metropoli o nelle zone della periferia.
L’arte urbana romana: una lunga tradizione nella Città Eterna
Non saremo New York e i suoi sobborghi, eppure Roma sulla Street Art ha molto da raccontare. Se un tempo i murales erano etichettati come una forma di “vandalismo urbano” o semplice “imbrattamento” di palazzi e beni pubblici, da diversi anni la concezione di queste opere è radicalmente mutata a Roma.
L’arte di strada, almeno oggi, è utilizzata per recuperare i quartiere, specialmente quelli più problematici. Si è cominciato con il leggendario murales di Francesco Totti in un vicolo del Rione Monti, per arrivare ai murales che hanno riqualificato mercati rionali (quello dell’Appagliatore a Ostia), edifici legati all’edilizia popolare (il Trullo) o addirittura stazioni metropolitane (il caso emblematico della fermata Lido Nord sulla Metromare).
Il murales dona nuova brillantezza all’ambiente urbano
C’è un’enorme differenza tra una scritta – magari piena di parolacce – e un murales ben fatto al centro di una qualsiasi città. Sta nella capacità di dare nuova brillantezza a quella zona, non solo per il disegno accattivante, ma anche per la capacità di rispondere a dei precisi canoni estetici. La bellezza di un determinato soggetto, che anche sullo stabile più inquietante porta nuova luce e magari lascia a bocca aperta i residenti (l’ultimo caso sulle facciate del Serpentone in XI Municipio).
Roma per la riqualificazione di Settecamini
L’installazione di nuovi murales a Settecamini, è arrivata grazie alla vittoria di un bando da parte di Rome Culture. Gli artisti hanno rappresentato i problemi della società odierna, come il volto di una donna orientale impegnata a mangiare un piatto di frittelle sulla facciata di una palazzina. Oppure una casa avanguardistica, sullo stile della “Casa Albero” di Fregene”, cui l’artista Etnik ci vuole mostrare la dimensione del consumo energetico all’interno dei nostri locali domestici. Opere che, come vediamo, raccontano con grande facilità la quotidianità di ogni romano.