Il problema riguarda tutto il Paese, ma nel Lazio e nella Capitale la situazione pare essere più grave. Parliamo degli effetti dei nuovi rincari sui carburanti di concerto col meteo folle che ha colpito l’Italia nelle ultime settimane. Il principale, estremamente preoccupante, è quello che inciderà sensibilmente sui prezzi dei cibi deperibili. In particolare verdura e frutta, che aumenteranno rispettivamente del 20 e del 13,9 percento.
Benzina, prezzi in aumento: in autostrada oltre i 2 euro al litro
Nel Lazio l’88% della merce viaggia su gomma. Così l’aumento del costo dei carburanti colpirà i prezzi del fresco
Nella Regione Lazio la quasi totalità della merce che arriva presso i supermercati viaggia su gomma. Per questo i rincari di benzina e gasolio finiranno per far lievitare i prezzi del fresco. Questo è infatti il settore che risentirà maggiormente della nuova crisi dei carburanti. In realtà questa criticità non risparmierà quasi nessun prodotto. Non solo i cibi deperibili ma anche olio e riso. Anche se saranno frutta, verdura, carne, formaggi e uova a rendere più evidente il problema. Un salasso vero e proprio, con le famiglie italiane già allo stremo rispetto al costo della vita. I sussidi diminuiscono, gli stipendi sono fermi, la crisi occupazionale stagna e questo è lo scenario per il futuro prossimo.
Frutta e verdura rovinate dal caldo: vertiginoso aumento dei prezzi
Coldiretti: “Situazione preoccupante”
A certificare l’emergenza è il Presidente di Coldiretti Lazio. Così David Granieri ad Affari Italiani: “Sicuramente il caro carburanti avrà una ricaduta importante sui prezzi di frutta e verdura, fortunatamente gli agricoltori hanno i costi ridotti per i carburanti agricoli senza accise altrimenti sarebbe stato un vero dramma. Ma quello che ci sta preoccupando è anche il fattore meteo. E’ infatti previsto un crollo delle temperature di 10 gradi dalla prossima settimana. Questo mette a rischio i raccolti stagionali e quindi è inevitabile una ricaduta sui costi“. La specificità della crisi sul Lazio, inoltre, è frutto anche del clima delle ultime settimane. Presso i Castelli Romani sono recentemente andati persi i raccolti per oltre 900 ettari di terreno. Compromessi i vitigni della Malvasia, Trebbiano, Sangiovese, Montepulciano, oltre a buona parte della produzione di Frascati Doc. Spiega Coldiretti che in queste aree la criticità è ancora in evoluzione ascendente e si potrebbe arrivare ad un danno stimato tra il 20 e il 90 percento.