Per poco Enrico Brignano doveva annullare il proprio spettacolo teatrale. Nessun problema fisico per il famoso attore di Dragona, ma bensì un problema legato al volo su chi si era imbarcato. Per un ritardo da record sulla tratta Roma-Bari, il comico ha rischiato di dover annullare il proprio show a Barletta. Evento che fortunatamente si è svolto, nonostante la grande amarezza del personaggio televisivo.
La rabbia di Brignano per il volo Roma-Bari
Era partito per la Puglia, visto che la data dello spettacolo “Ma… diamoci del tu!” lo portava nella città di Barletta. Dopo essersi esibito in tutta Italia, non gli era mai capitato un ritardo aereo come quello che ha visto l’altro e che per poco lo costringeva, a malincuore, a cancellare lo spettacolo. Brignano, con la sua solita e inconfondibile romanità, l’ha presa con ironia a cose fatte: “La prossima volta prenderò il treno per andare a Bari”.
L’Odissea per il treno in direzione Bari
Forse ci troverà lo spunto per un nuovo sketch, o addirittura un film dove sarà protagonista. Resta che Enrico Brignano, l’altro ieri, ha veramente vissuto un’Odissea per salire sul suo aereo. Lunghe ore di attesa all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino, il tutto per raggiungere una meta peraltro molto vicina come la Puglia col suo capoluogo: la famosissima città di Bari.
Il racconto di Brignano all’Aeroporto di Fiumicino
L’attore, per alcuni disservizi aeroportuali, è rimasto bloccato in fila per almeno tre ore. Tempo che, a detta del noto artista teatrale, avrebbe perso la coincidenza con un Ita Airways in direzione di Bari. Un problema che, per poco, non gli faceva saltare lo spettacolo organizzato a Barletta, con il teatro in sold-out e soprattutto tante persone che volevano vederlo dal vivo.
Lo sfogo di Enrico Brignano
L’attore si sfoga così sui social contro ITA: “Il personale Ita non ha aspettato i passeggeri di un altro volo Ita chiaramente in ritardo e nessuno del personale ad aiutare, a spiegare e magari scusarsi dell’inconveniente, tutti imboscati. Pensavo che dopo il disastro Alitalia le cose fossero un po’ cambiate in meglio, per una compagnia aerea che si fregia del tricolore e invece il disastro. Come può una compagnia così giovane e problematica, competere non dico a livello mondiale, ma almeno europeo…”.