Si è tenuto martedì 15 marzo presso l’ I.C. “Antonio Gramsci” ad Aprilia l’incontro tra Ennio Borgia, sopravvissuto alla prigionia per motivi politici nel lager di Dachau ed i ragazzi delle terze classi della Scuola media.
Per Ennio è stato un piacevole ritorno a proseguimento degli incontri avvenuti negli anni precedenti nella stessa sede. Proposto dall’Associazione apriliana “Un ricordo per la Pace” l’incontro ha avuto l’approvazione del Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Nostro ed è stato organizzato dalla Vice Preside Prof.ssa Elena Ciriaco.
Anche in questa occasione Ennio Borgia era accompagnato dalla moglie Speranza Botticelli e da Elisa Bonacini presidente di “Un ricordo per la pace” che nel 2011 scoprì la sua storia nell’attività di ricerca di testimonianze di ex deportati nei campi di concentramento nazisti.
Dopo l’introduzione della Vice Preside Elena Ciriaco, è intervenuta la Bonacini che ha spiegato ai ragazzi alcuni particolari della prigionia di Ennio, ricordando anche il loro primo incontro e come era riuscita ad ottenere la prima intervista.
I ragazzi, tra i quali era presente la delegazione che a fine gennaio ha partecipato al viaggio della memoria ad Auschwitz, sono stati preparati dai docenti in maniera veramente encomiabile, rivolgendo a Borgia numerose domande. Nei giorni precedenti avevano assistito al video “Ennio Borgia n°69791 – Un sopravvissuto a Dachau” realizzato dall’Associazione “Un ricordo per la pace” che nel 2015 ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione rientrando nel Programma di iniziative curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.
Dal 2012 numerosi sono stati gli incontri con i ragazzi del territorio pontino. Dopo decenni di silenzio, nei quali aveva preferito non raccontare, Ennio è sempre felice ora di potere confrontarsi con le giovani generazioni, compatibilmente con le mutevoli condizioni di salute per l’età che avanza. Ed è sempre un’esperienza diversa e importante quella vissuta dai ragazzi che rimarrà indelebile nei loro ricordi. Sono pochissimi ormai i testimoni viventi della prigionia nazista; la Bonacini ha rivolto quindi un appello ai ragazzi : “Sta a voi giovani il futuro della memoria: attraverso la voce degli ultimi sopravvissuti passa a voi il dovere di testimoniare ciò che tragicamente è avvenuto nel passato affinché non debba mai più perpetuarsi. Attraverso queste importanti esperienze possiate essere sempre promotori di una cultura della pace, dell’accoglienza e della solidarietà tra i popoli, combattendo con il vostro esempio ogni forma di pregiudizio razziale, culturale e religioso”.