E’ polemica sui migranti. Il sindaco Marcello Bano, primo cittadino di un Comune in provincia di Padova e in forza alla Lega, fa la voce grossa con il Governo Meloni. Secondo l’amministratore locale, “Roma scaricherebbe i profughi sui piccoli Comuni italiani, come sta accadendo con la realtà di Noventa Padovana”. Dichiarazioni fortissime, specialmente perché arrivano dagli alleati di esecutivo leghisti.
La rabbia del Sindaco leghista sui migranti
Aria di spaccatura di Governo? No, ma forse aprirà un dibattito all’interno della Lega sul proseguo di questa esperienza al fianco di Giorgia Meloni. La critica arriva dai territori dove fu grande la storia della Lega Nord, ovvero quelle frange militanti storicamente critiche con gli ultimi di gestione legati a Matteo Salvini e non entusiasti dell’alleanza governativa con Fratelli d’Italia.
La questione di Noventa Padovana rischia, oggi, di aprire uno scontro aperto sul tema immigrazione con la Premier in carica, in una parte della Lega che sembra riguardare alle politiche anti-immigrazioniste, le stesse che portarono il Partito a volare nei sondaggi con il boom mediatico di Matteo Salvini.
Ritorna la linea anti-immigrazionista della Lega
Parole chiare quelle espresse da Marcello Bano al Quotidiano Nazionale, con il Sindaco che prova a tracciare una linea sul piano immigrazione visto dalle amministrazioni dei piccoli Comuni italiani: “Non capisco perché si scarichi sempre sui Comuni il problema migranti. Anzi lo capisco: distribuendo il problema se ne creano tantissimi altri a livello locale, livello che da Roma si vede poco, ma l’illusione è che il problema sia risolto. Ma non è proprio così, è solo spalmato. La linea della Lega è no agli hub e all’accoglienza diffusa, sì ai centri di permanenza per i rimpatri. Chiediamo che siano rispettati gli accordi presi in campagna elettorale con le altre forze del centrodestra”.
La critica a Giorgia Meloni
Sempre Bano, sulle pagine de Il Quotidiano Nazionale, parla anche dell’operato di Giorgia Meloni sulla questione immigrazione: “Meloni sta cercando di uscire da un certo modo di fare accoglienza, capisco che non le è facile cambiare registro al sistema. Si sta anche impegnando per fare accordi bilaterali come con la Tunisia, e questo va bene, è assolutamente necessario, ma se non fa i Centri di permanenza per i rimpatri, non fa nulla. E ancora purtroppo i Cpr non sono stati fatti. La soluzione è creare i centri dove i migranti vengono identificati e non possono uscire, dove si esaminano le loro domande, e poi chi ha diritto a restare in Italia resta, è giusto che venga accolto, ma gli altri devono essere rispediti da dove sono partiti o in paesi sicuri. Se lo fa la democratica Gran Bretagna, non è impossibile allora”.