Non tutti sanno che a pochi chilometri da Roma, c’è un santuario di storia, cultura e natura. La Montagna Spaccata, riaperta solo il 12 agosto scorso, dopo sette mesi di lavori per il restauro della Cappella del Crocefisso, è uno splendido connubio tra ambiente naturale fatto di rocce insenature a picco sul mare, storia, leggenda e spiritualità.
Un santuario di natura e storia che si erge su monte Orlando
Santuario della Santissima Trinità e Montagna Spaccata sono situati nella parte più occidentale di Monte Orlando. Lo spettacolo che si presenta agli occhi dei tanti visitatori che costantemente raggiungono la località per ammirare la bellezza del luogo, è affascinante e anche magico. Le fenditure che danno il nome di ‘Montagna spaccata’ alla località, secondo la tradizione avrebbero avuto origine da un terremoto provocato dalla morte di Cristo. Da questi cedimenti si sarebbe creato il suggestivo scenario composto da varie spaccature in una delle quali si trova la Grotta del Turco, nell’altra la Cappella del Crocifisso, struttura quest’ultima che risale al XIV secolo.
La Montagna Spaccata dal mare: spettacolo affascinante
Per quanto sia solitamente visitata soprattutto dall’alto, coloro che hanno la possibilità di vedere la Montagna Spaccata dal mare, o costeggiando la spiaggia di Serapo o percorrendo in navigazione la costa da Formia, si trovano a godere di uno spettacolo invidiabile. Acqua cristallina e alcune grotte sommerse possibili da visitare accompagnati dagli istruttori subacquei di zona e, guardando in alto, ci si trova di fronte al mastodontico promontorio che si erge prepotente a dominare il mare del Golfo di Gaeta.
La scalinata che consente di raggiungere la Grotta del Turco e la Cappella del Crocefisso
La lunga scalinata visibile sia dalla costa sia dalla sommità consentiva di raggiungere sia la Grotta del Turco sia la cappella del Crocefisso. Ma se prima quei gradini portavano a mare, poi, per motivi di sicurezza, il percorso è stato accorciato. Proprio percorrendo la scalinata si può vedere un distico latino con la Mano del Turco al quale è legata una leggenda secondo la quale un marinaio turco che non credeva alla creazione di quelle fenditure conseguentemente alla morte di Cristo, ma nel poggiare la mano la parete sarebbe diventata morbida al punto da lasciare l’impronta del marinaio.
Chiesa della Santissima trinità: intrisa di storia e architettura
Non solo folclore che i gaetani custodiscono gelosamente, essendo estremamente fieri delle tradizioni del proprio territorio, ma anche storia e, non di meno architettura. Basti pensare che la chiesa della Santissima Trinità è barocca, con una sola navata, volta a botte e cappelle laterali, un’abside quadrangolare e un dipinto della Madonna e di Sant’Erasmo, di Raimondo Bruno, risalente al 1850. I Santi Erasmo e Marciano sono stati assunti a patroni della città e si festeggiano il 2 giugno.
I resti de ‘il letto di San Filippo Neri’
La storia del Santuario ha una lunga lista di nomi illustri. Tanti i pontefici che hanno raggiunto il luogo di culto per pregare. Tra tutti spicca il nome di San Filippo Neri che da tradizione, avrebbe vissuto proprio all’interno della montagna Spaccata, dove c’è una pietra che avrebbe ospitato il Santo che è conosciuta come ‘il letto di San Filippo Neri’.
Sulla sommità di Monte Orlando anche ville romane e la polveriera Carolina
Uno spettacolo ricco di storia e leggenda quello che si cela tra le insenature della montagna spaccata che costituisce parte integrante del parco naturale regionale Monte Orlando. Una vetta dalla quale è possibile addentrarsi in sentieri suggestivi nel quale le ville romane, ma anche la polveriera Carolina, struttura militare eretta nel periodo dei borboni, si mescolano in un perfetto equilibrio con la natura circostante.