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“Chi va a Roma perde la poltrona”, come mai usiamo questo termine? Il motivo

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Colosseo Roma

Chi non conosce il celebre detto “Chi va a Roma perde la poltrona”? Ma qual è il suo significato? E soprattutto qual è la storia di questo antichissimo e conosciuto proverbio italiano? Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo simpatico e interessante articolo sui più famosi detti e proverbi italiani. 

Significato e storia del detto “Chi va a Roma perde la poltrona”

In quante occasioni della vostra vita quotidiana avete usato e avete sentito dire il celebre detto italiano “Chi va a Roma perde la poltrona”?

Praticamente tutti, grandi e piccini, usiamo abitualmente questo detto e conosciamo bene il suo significato. Questo detto si usa dirlo quando qualcuno che aveva precedentemente occupato un posto (non necessariamente una poltrona nel senso letterale del termine) si ripresenta e rivuole quel posto che aveva precedentemente occupato. Ovviamente usare questo detto significa esplicitamente che la persona che era seduta prima in quel posto ha perso il posto e quel posto (o poltrona) ora è occupata da un altro individuo. 

Chi va a Roma perde la poltrona
Chi va a Roma perde la poltrona- ilcorrieredellacitta.com

In verità, se siete amanti dei detti e dei proverbi, saprete benissimo che esiste anche una risposta secca a questo detto ovvero “Il padrone è tornato e il posto va ridato”.  Se non lo conoscevate, ora potete usarlo e divertirvi. 

Una volta spiegato il significato preciso del detto “Chi va a Roma perde la poltrona”, vogliamo illuminarvi sul motivo per cui si usa questo detto, ovvero sulla sua storia. 

Le origini di questo proverbio si perdono nella notte dei tempi. Abbiamo testimonianze storiche e fonti certe che dimostrano che era già in uso nel corso dei secoli bui dell’Alto Medioevo. Questo detto nacque in riferimento ad una precisa usanza in voga nel Medioevo: quella dei pellegrinaggi per Roma o la Terra Santa. I pellegrini quando partivano per un viaggio di preghiera e di fede dovevano sapere che una volta tornati dal pellegrinaggio, che poteva durare anche molti mesi, non sempre trovavano il loro posto di lavoro. 

Varianti del detto in giro per l’Europa

Non solo in Italia è diffuso questo famoso detto, ma anche in tanti altri paesi europei. Per esempio in Francia si dice “Chi va a caccia, perde il suo posto” (letteralmente qui va à la chasse, perd sa place“), mentre in Spagna dicono “Chi va a Siviglia, perde la sua sedia” (letteralmente “quien va a Sevilla, pierde su silla”). In Inghilterra anche usato questo detto, ma usano dire “finders keepers, loser weepers” (tradotto “Chi trova tiene, chi perde piange”). In terra tedesca invece dicono “weggegangen, platz gefangen” che significa “Partito, posto preso”. 

Detti e proverbi italiani
Detti e proverbi italiani- ilcorrieredellacitta.com

Sempre in Italia sono nate altre varianti di questo detto, ma non sono molto usate, se non a livello regionale, come ad esempio “Chi va a Milano, perde il divano” oppure “Chi va a Torino, perde il motorino”. Il significato è sempre lo stesso e anche l’uso, ovvero si dice quando una persona per andare altrove perde un’occasione, un’opportunità o il suo ruolo precedente. 

E voi usate questo proverbio? Conoscete la sua storia e le sue varianti?

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