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Ostia, lo scontrino fa discutere: supplemento per il “servizio torta”, ma in tanti difendono il ristoratore

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Scontrino Ostia

Se il cliente ha sempre ragione, anche il ristoratore può imporre delle regole nel proprio locale. Sul taglio torta, però si scatena la polemica, facendo infuriare i consumatori. L’ultimo episodio in un locale di Ostia, dove il “servizio torta”, come riportato sullo scontrino, ha contrariato un cliente. Una pratica sempre più spesso mal sopportata, tra chi ritiene che debba rientrare nel servizio e chi, invece, lo giudica come un extra da comunicare regolarmente sullo scontrino, a carico del cliente.

Taglio della torta a Ostia: 1.50 a persona

La polemica è scoppiata nelle ultime ora nel gruppo facebook “Ostia informa” dove un utente ha postato la foto di uno scontrino recante la dicitura “servizio torta”. Il taglio del dolce, stando alla ricevuta fiscale, verrebbe 1.50 a persona, ma molti utenti sono in disaccordo. “Una volta queste cose non succedevano“, lamenta un utente, “Se uno è cliente, il taglio si fa per cortesia”. Chi invece ha avuto esperienze nella ristorazione, la pensa diversamente. “Ho lavorato nella ristorazione tanti anni fa e già allora si pagava il servizio per la torta“, scrivono, “Un conto è far pagare un piatto singolo vuoto, diverso è tagliare e sporzionare una torta che non è stata acquistata nel ristorante, disporla nei piatti portarla e distribuirla”.

Una diatriba che chiaramente riguarda non solo il litorale romano. Diversi i casi durante la stagione estiva, come a Palermo, dove il servizio del taglio torta è venuto 20 euro (1 euro a persona), oppure in provincia di Como, dove un cliente ha pagato due euro per tagliare un toast. Caso limite invece in un’osteria della Liguria, dove un ristorante ha accreditato sullo scontrino anche il costo per la richiesta di un piatto vuoto in più.

Cosa dice la norrmativa sugli alimenti nei locali 

In realtà esiste un’etichetta regolarmente riconosciuta per torte e alimenti portati fuori dal locale. In Italia si chiama Haccp (Hazard-Analysis and Control of Critical Points ossia “analisi dei rischi e controllo dei punti critici”). La normativa è obbligatoria per tutti gli esercizi autorizzati alla somministrazione di alimenti e bevande e permette di prevenire possibili contaminazioni sugli alimenti, tutelando l’esercizio commerciale e vietando al ristorante di servire nel locale torte preparate all’esterno o fatte in casa. Ciò vuol dire che se una torta, un dolce o un alimento non sono stati preparati nel ristorante, il titolare potrebbe anche rifiutarsi di servire il cibo di cui non conosce la provenienza o, per tutelarsi, potrebbe esercitare il controllo sugli alimenti e sui relativi ingredienti come richiesto dall’Hccp.

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