Nel pomeriggio di Ferragosto è divampato un incendio sterpaglie e rifiuti sulla collina della Stazione di Nuovo Salario, a Roma. Fiamme alte e fumo denso hanno subito allertato i pochi residenti rimasti nella capitale. Immediato l’intervento di quattro squadre della Protezione Civile, VVF e carabinieri. Nell’ultimo mese, sempre in quest’area, da tempo sotto i riflettori per numerosi gravi incendi, ci sono stati roghi quasi all’ordine del giorno.
L’incendio di Ferragosto
Poco dopo le 15:30 un incendio sterpaglie e arbusti di medie dimensioni è divampato sulla collina del Nuovo Salario altezza stazione. Una alta colonna di fumo bianco e marrone si è elevata nel giro di pochissimi minuti dal casale che si trova proprio sulla collina. Dei pochi residenti rimasti a Roma per via della giornata di Ferragosto, alcuni hanno lanciato l’allarme. “In via Pian di Scò non si respirava dalla puzza”, denuncia Cristina. “Questa settimana è già il terzo incendio che subiamo”, continua. “Ormai su quella bellissima collina non è rimasto praticamente più nulla, ci sono 4 o 5 pini arsi dalle fiamme”, conclude. In pochi istanti, grazie al dispositivo di Protezione Civile messo in campo da Roma capitale, si sono precipitate sul posto almeno 4 squadre. La sala operativa ha inviato in supporto anche i VVF. Sul posto presente anche una pattuglia dei carabinieri che durante il controllo del territorio ha individuato subito la colonna di fumo. Grazie alla rapidità di intervento l’incendio è stato domato in pochi istanti. “Nuovamente siamo stati chiamati ad intervenire al casale abusivamente occupato, sembra abbiano acceso un fuoco per bruciare rifiuti ma a causa del vento le fiamme si sono propagate”, denuncia Andrea Festinesi presidente della Anvvfc CAER protezione civile. “Il posto è ormai impervio e solo noi riusciamo a raggiungerlo con i 4×4”, continua. “All’esterno del Casale è una discarica in ogni punto”, conclude.
Roghi continui e accampamenti
Non è una novità purtroppo per i residenti del Nuovo Salario ogni anno alle prese con incendi di grosse proporzioni o roghi tossici. Tornando indietro negli ultimi anni sono stati numerosi gli incendi in questa zona. Nel 2018 un vasto rogo ha interessato quasi tutta questa area verde che si estende dalla Stazione del Nuovo Salario sino alla zona di Serpentara dove interseca varie vie. Nel 2022 nella stessa giornata almeno 2 incendi distruttivi hanno interessato il terzo municipio tra cui la vallata della stazione del Nuovo Salario. In diverse occasioni ci furono danni alle palazzine e intossicati. “Non è più tollerabile vivere con la paura di avere le fiamme sotto casa”, segnala Paolo. “Per anni ogni estate e in inverno respiriamo i prodotti della combustione di questi incendi”, continua. “A volte la sera ci sono roghi tossici continui che qualcuno accende vicino al casale”, conclude. In quell’area infatti sono stati spesso avvistati dai residenti diversi occupanti abusivi che bruciano in continuazione. I rifiuti a volte vengono dati alle fiamme in mezzo alla giungla di sterpaglie. “Non so di chi sia la competenza della pulizia e del decoro di questa immensa area verde ma spero che si prendano provvedimenti al più presto”, esclama Marina. “D’altronde cosa ci si può aspettare? Basta guardare le condizioni in cui è ridotto tutto il Municipio”, conclude.
L’idea di un parco
Molti residenti che vivono nella parte della Serpentara cercano di tenere pulito il parco con attività continue di sfalcio e raccolta di rifiuti. Il resto dell’area però, quella più grande, è nel degrado più totale. Solo quest’anno un maxi intervento di sfalcio ha permesso di ripulire parte del vallone vicino le case di Piazza Vinci. Gli altri punti però versano in condizioni di totale abbandono. Sterpaglie alte 2 metri, alberi mai potati e rovi ovunque. Nella parte del Casale la situazione più critica. “Lo scenario qui è desolante, sembra la copertina di un libro horror, tutto bruciato negli anni e abbandonato”, afferma Clara. I residenti da anni chiedono con esposti e denunce la messa in sicurezza totale dell’area. Oltre a ciò molti abitanti chiedono a gran voce l’allontanamento di tutti gli occupanti abusivi che negli anni hanno dato vita a delle piccole baraccopoli sparse nel quadrante. “Vorremmo un parco, riforestato e bonificato”, esclama speranzosa una signora. “Per il controllo poi basterebbero i carabinieri a cavallo, pensi come sarebbe bello poter usufruire in sicurezza di un’area così vasta”, conclude.