Roma. Hanno provato a fare irruzione all’interno di un appartamento ma sono stati arrestati. Un tentativo di furto non andato in porto quello compiuto da tre malviventi. Il bersaglio era stato trovato con una ricerca su Google Maps che si è poi rivelata vana. Infatti, le gesta dei tre, tutti di nazionalità georgiana, sono terminate ancora prima di cominciare. A destare non pochi sospetti alcuni rumori avvertiti dalla vicina, la quale non ci ha pensato due volte a far scattare l’allarme allertando i carabinieri. A riportare la notizia il Messaggero.
Roma. Topi di appartamento in azione, scatta l’allarme e tentano la fuga: arrestati
Il tentativo di furto nell’appartamento vuoto
Il tentato furto è avvenuto in un appartamento di via Val di Nona, a Conca d’Oro. Come dicevamo, a chiamare i militari una vicina di casa che aveva sentito dei forti rumori. All’arrivo delle autorità i tre banditi erano ancora nell’appartamento, in quel momento vuoto, ed hanno provato invano a scappare per le scale, nel tentativo – non riuscito – di raggiungere la terrazza del palazzo. Qui, oltre ai ladri i carabinieri hanno trovato anche alcuni attrezzi per scassinare la serratura.
Le accuse
A seguito dei fatti, i tre sono accusati di tentato furto. Processati ieri per direttissima, i ladri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ammettendo al contempo l’indebito e chiedendo scusa per l’accaduto. Incensurati e a Roma da solamente un mese, i malviventi non hanno un lavoro stabile e, stando a quanto riferito loto in aula, non possiedono nemmeno una fissa dimora. In attesa dell’inizio del processo, inoltre, i ladri sono stati sottoposti dal giudice alla misura del divieto di dimora nel comune di Roma.
I sospetti
I tre ladri sono giunti in città nel periodo estivo, probabilmente per approfittare del fatto che molti romani sono in vacanza e le case sono vuote. Circostanza, quest’ultima, decisamente allettante per mettere a segno i colpi. Ora, alla luce di quanto detto ed unitamente al fatto che i ladri avevano cercato l’abitazione con Google Maps, gli inquirenti non escludono che dietro il gesto ci sia un’organizzazione più grande, che indirizza i banditi proprio nella case rimaste vuote per le vacanze estive.
