Un vero e proprio arsenale quello rinvenuto dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, con tanto di armi comuni da sparo e una da guerra. Pistole, munizioni, silenziatori ed ancora, taniche di alcol ed un’arma da guerra: questa parte delle refurtiva portata a galla dai carabinieri durante alcuni servizi perlustrativi di controllo del territorio. Controlli che in questi periodo, complice l’avvicinarsi del Ferragosto, sono particolarmente intenso. Ma non solo. Il tutto era nascosto all’interno di un furgone risultato poi rubato. In corso gli accertamenti per capire a cosa fossero destinate le armi.
Roma, controlli a tappeto dei carabinieri per il Ferragosto: boom di arresti e denunce
Kalashnikov e pistole semiautomatiche nascoste nel furgone rubato
In un parcheggio situato nei pressi del Lago Albano di Castel Gandolfo, i militari hanno notato un furgone a cui era stata apposta una targa palesemente contraffatta, clone di una targa di un automezzo dello stesso tipo, intestato ad una società del Nord Italia. Le ulteriori verifiche effettuate anche sul numero di telaio, hanno permesso ai militari di accertare che il veicolo era stato rubato il mese di marzo scorso. Ma è stato quello che hanno rinvenuto all’interno a destare grande interesse da parte dei militari che hanno rinvenuto, occultati in alcune borse nel bagagliaio, un Kalashnikov di fattura russa, classificata arma da guerra, 3 pistole semiautomatiche, una pistola a tamburo, due silenziatori, vari caricatori e circa 200 colpi, pronti all’uso, nonché 2 taniche di alcol. Alcune delle armi presentano la matricola abrasa ed altre sono risultate rubate.
Il sequestro dell’arsenale e le indagini per verificare se le armi siano da collegare a fatti di sangue
Tutte le armi rinvenute sono state sequestrate e, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Velletri, scattate poi avviate indagini per risalire a chi ne aveva la materiale disponibilità e per cosa avrebbero potuto impiegarle. Nei prossimi giorni le pistole e il fucile verranno inviati presso i laboratori del Ris di Roma per essere sottoposti a specifici accertamenti dattiloscopici, balistici e biologici per verificare un loro eventuale utilizzo in recenti fatti di sangue o altri delitti.
Si ricorda infine come i controlli dei Carabinieri che hanno portato al rinvenimento dell’arsenale siano frutto di un più ampio piano strategico predisposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri della Capitale, in questi giorni, a ridosso del Ferragosto, per prevenire reati di natura predatoria, classici di questo periodo.