Pensione anticipata a 61 anni, ecco che cosa devi fare se hai 20 anni di contributi.
Da sempre si parla di pensione anticipata ed in questi ultimi tempi di riforme ne sono state fatte veramente tante.
Molte misure sono state annunciate, alcune di queste però sono del tutto passate inosservate, altre si sono rivelate inefficaci e per questo abbandonate.
Il Governo Meloni da quasi un anno è al lavoro per cercare di varare delle misure importanti che possano essere d’aiuto a tanti italiani che desiderano andare in pensione anticipatamente.
L’età pensionabile è oggi fissata a 67 anni e questo vuole dire che soltanto a quell’età è possibile andare in pensione indipendentemente dai contributi versati.
In pochi sanno che ci sono delle possibilità per poter andare in pensione a 61 anni di età. Ecco quali sono.
Pensione anticipata a 61 anni: come fare
Come già detto, oggi per andare in pensione bisogna avere 67 anni. E’ proprio questa l’età pensionabile ed è proprio una volta compiuti i 67 anni che è possibile andare in pensione, a prescindere dai contributi maturati.
Ci sono però delle misure che permettono di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, una volta compiuti solo 61 anni. E voi, avete idea di quali siano queste misure?
Nello specifico la misura di cui vogliamo parlarvi è quella che permette di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro una volta compiuti 61 anni e aver maturato vent’anni di contributi.
Vediamo in che cosa consiste questa misura e quali sono i requisiti per poterne beneficiare.
Come uscire dal lavoro anticipatamente al giorno d’oggi?
Appurato che tutti i lavoratori possono richiedere la pensione di vecchiaia una volta compiuti 67 anni di età e aver maturato vent’anni di contributi, è possibile anche uscire dal mondo del lavoro molto prima.
Nel caso in cui il lavoratore abbia iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, occorre che la pensione venga liquidata e in una misura che sia pari ad almeno 1,5 volte l’importo dell‘assegno sociale.
Occorrono quindi 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi percependo così una pensione di circa 754 euro al mese.
Esiste però la pensione anticipata di vecchiaia. Questa si può richiedere una volta compiuti 61 anni di età per gli uomini e 56 anni per le donne.
Ovviamente vi renderete conto che per poter beneficiare di questa misura occorrono dei requisiti aggiuntivi ed il principale è proprio l’invalidità.
Pensione anticipata di vecchiaia, requisiti e benefici
Per poter andare quindi in pensione una volta compiuti 61 anni o 56 anni per le donne, serve avere una invalidità pensionabile che sia pari o superiore al 80%.
In questo caso quindi, i beneficiari sono i lavoratori dipendenti del settore privato e i requisiti sono i seguenti ovvero aver compiuto 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini.
Ed ancora, serve avere una disabilità certificata dall’INPS che sia pari o superiore al 80% e aver maturato vent’anni di contributi.
La pensione sarà erogata così, dopo 12 mesi il raggiungimento di questi requisiti che sono previsti dalla legge anche per il 2024.
Nel caso in cui l’invalidità dovesse riguardare i problemi di vista, la pensione scatta in anticipo e dunque a 51 anni di età per le donne e 56 per gli uomini.
Ovviamente questa disabilità deve essere certificata dagli uffici sanitari dell’INPS. Se l’invalidità dovesse essere riconosciuta nella percentuale pari o superiore al 80%, ma da un altro ente questa certificazione non sarà sufficiente.
Questa certificazione però non dovrà essere scartata, perché comunque dovrà essere presentata ai medici accertatori dell’INPS.
Insomma, il Governo ce la sta mettendo tutta per mettere in atto delle misure che possano essere d’aiuto agli italiani per poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. E’ chiaro che però, i lavoratori debbano avere dei requisiti ben specifici.
