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Cucciolo di cinghiale resta intrappolato nella rete da calcetto: salvato dai carabinieri

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Cucciolo di cinghiale salvato dai Carabinieri

Una storia a lieto fine quella avvenuta in provincia di Roma e che ha visto come protagonista un cucciolo di cinghiale. Quest’ultimo era rimasto impigliato in una rete usata per giocare a calcetto, non riusciva a liberarsi e nel dimenarsi avrebbe potuto restare soffocato. La scena non è passata inosservata ed i carabinieri sono poi accorsi in aiuto dell’animale, liberandolo e mettendo così fine alla sua agonia. 

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Il cucciolo di cinghiale salvato dai carabinieri 

I fatti sono avvenuti questa mattina, sabato 11 agosto, a Castelnuovo di Porto. Come dicevamo, a seguito di una segnalazione pervenuta in caserma, i Carabinieri Stazione locale sono intervenuti in un vicino parco. Qui, un  cucciolo di cinghiale era rimasto impigliato nella rete di una porta di calcetto e rischiava di soffocare nel dimenarsi. La scena non è caduta nell’indifferenza ed una volta fatto scattare l’allarme, uno dei Carabinieri intervenuti, si è immediatamente adoperato per liberare l’animale che si è poi autonomamente allontanato raggiungendo il vicino bosco alla ricerca della madre. 

Cucciolo di cinghiale salvato dai Carabinieri

Il selfie con barbagianni 

Di tutt’altro tenore invece la vicenda che vede come protagonista un Barbagianni. Quest’ultimo era illegalmente detenuto da due uomini dell’est Europa i quali lo utilizzavano alla stregua di una mascotte per ingraziarsi il benestare di turisti e passanti. Nella fattispecie, il barbagianni era per loro diventato una vera e propria attrazione grazie alla quale rimediare soldi, almeno fino a quando i carabinieri non hanno messo la parola fine al loro giochetto. Infatti, i due uomini utilizzavano il rapace notturno per avvicinare le persone, invitandole a farsi una foto con il volatile. Il tutto andava in scena nelle vicinanze di piazza Navona. I fatti però non sono passati inosservati e una volta segnalati ai militari,  i due sono uomini stati denunciati. L’animale invece sequestrato e affidato alla custodia e alle cure del centro Lipu del Bioparco di Roma. 

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