Un’intera area esterna di un ristorante occupata dai senzatetto. E’ quello che accade da diverso tempo all’Esquilino, dove i clochard hanno trovato riparo presso una piattaforma esterna di un locale asiatico. I disagiati hanno arredato quello spazio con le loro cose, portando sedie, resti di divani, valige e soprattutto molta spazzatura. Una situazione che sta indignando tantissimo i residenti, sempre vessati dal degrado nel loro quartiere.
L’esterno del ristorante occupato dai clochard
I clochard hanno preso d’assalto un noto ristorante cinese della zona. A pochi passi dalla Stazione Termini e l’Esquilino, i senzatetto hanno adibito una piattaforma in legno come loro nuovo rifugio. Hanno approfittato delle ferie del ristoratore, che sembrerebbe essere tornato in Cina per passare le proprie vacanze. Una situazione dove, sentendo il quartiere, potrebbe proseguire fino al 31 agosto, data di ritorno a Roma dei proprietari del locale.
L’indignazione dei residenti dell’Esquilino
I residenti della zona sono indignati, considerato come non sia l’unico locale del quartiere a vivere questa scena. La signora Hope racconta: “Ho letto dalla pagina della proprietaria, che lei e lo staff stanno in Cina e tornano il 31 agosto. Mi dispiace per questo che è successo al loro ristorante, ma è l’accoglienza che purtroppo fa acqua, secondo me”.
La signora Arianna, che addirittura scrive un post Facebook, spiega la spiacevole vicenda: “Buongiorno. Questo è il dehor del ristorante cinese nel nostro quartiere. Ci si è installata un’intera famiglia di clochard. Chi dovremmo chiamare? Una vicina è andata a denunciare la situazione e le autorità le hanno risposto che “anche il Papa accoglie i bisognosi” (Sic!). Non ho davvero più parole”.
La signora Rita dice: “Onestamente mi dispiace tantissimo per la signora, penso che ne abbia subite veramente tante negli ultimi anni e non lo merita affatto. Sarebbe carino organizzare una. Spedizione con guanti secchi acqua sapone scopettone e altro per ripulire tutto, Ovviamente spostando le cose e lasciandole davanti la porta di dove la signora è andata a raccontare l’accaduto!”.