Travis Scott continua a far parlare di sé a Roma. Il concerto a Circo Massimo del 7 agosto ha fatto tremare letteralmente la città e ora anche i rapporti tra Campidoglio e Ministero della Cultura. Per verificare la sussistenza dei danni al patrimonio culturale, come sostenuto dalla direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, si parla ora di istituire una vera e propria Commissione d’inchiesta.
Secondo la direttrice Russo le vibrazioni provocate dal tumulto dei fan e dalla performance al Circo Massimo avrebbero infatti violato delle prescrizioni per l’area archeologica. Tant’è che il nuovo sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce, avrebbe chiesto un’ispezione per valutare le conseguenze effettive, dall’impatto acustico del concerto ai salti dei fan, con tutti i danni provocati. Nessun riscontro, ma il tira e molla tra Comune, Ministero e Parco Archeologico non accenna comunque a diminuire per la salvaguardia della Città eterna.
Tira e molla tra Campidoglio e Ministero della Cultura
Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha comunque chiesto alla Sovrintendeza capitolina di istituire una Commissione d’inchiesta per indagare sull’accaduto. Una decisione influenzata anche dalle pressioni che il primo cittadino e l’assessore ai Grandi eventi di Roma, Alessandro Onorato, ricevono dai sottosegretari al ministero della cultura, Vittorio Sgarbi e Lucia Borgonzoni.
Il Sindaco Gualtieri però prosegue dritto: il Circo Massimo continuerà a ospitare grandi eventi, ma con un occhio in più per le prescrizioni e le sanzioni previste nelle aree archeologiche come il parco del Colosseo. Nel frattempo, però, l’assessore Onorato non ha perso occasione per ricordare il valore di eventi come quelli del 7 luglio per le casse cittadine.
Ass. Onorato: “Questi eventi aiutano la Sovrintendenza di Roma”
“Amiamo follemente e vogliamo tutelare il nostro patrimonio archeologico perché è unico”, premette Onorato in apertura di un video diffuso nelle ultime ore, “Ogni volta che si fa un concerto al Circo Massimo gli organizzatori con noi pagano la cifra più alta nel mondo dell’affitto delle location. Per un concerto al Circo Massimo in media si arriva a pagare 350/360mila euro di affitto. Queste somme arrivano alla sovrintendenza comunale, l’organo preposto per manutenere, tutelare e valorizzare monumenti e siti archeologici della città. Senza questi concerti non ci sarebbero i soldi per farlo. Oppure dovrebbero farlo i contribuenti romani, con le loro tasse”.