Banchine pollaio, treni come carri bestiame, ascensori k.o., orari delle corse “imprevedibili”, così come i treni. È la ricetta a cui sono ormai abituati da anni i pendolari della Roma-Lido, la linea che collega Ostia e il litorale romano con la Capitale. Odi et amo della mobilità che, tra soppressioni, scioperi e limitazioni compie 99 anni di attività, con problemi annessi.
La Metro Mare, questo il nome ufficiale da luglio 2022, su volontà dell’ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha vissuto però anche dei momenti gloriosi prima di calamitare lamentele, ritardi e bagarre tra i passeggeri. Brevi, ma comunque da ricordare.
Come nasce la Roma-Lido
Ostia ha avuto sempre un’importanza strategica per Roma e già dalla metà del diciannovesimo secolo apparve fondamentale collegare il centro della città con il litorale. Si andò palesando perciò l’intenzione di utilizzare la foce del Tevere come porto di Roma, per permettere alle navi di attraccare tramite il fiume ai porti di Ripa Grande e Ripetta. È in questo scenario che prende piede nel 1868 un progetto innovativo, volto a creare una ferrovia che portasse da Roma al Lido: la ferrovia Roma – Mare.
L’inaugurazione dei lavori nel 1920
La prima pietra di posa di quella che per Legambiente diventerà nel 2023 una delle ferrovie peggiori d’Italia, fu poggiata il 10 dicembre 1920 alla presenza del re Vittorio Emanuele III, che prendeva parte alla cerimonia ufficiale. Non era l’unico volto illustre presente all’evento però: si pensi che la stazione fu progettata dall’architetto razionalista Marcello Piacentini, lo stesso che progettò la città universitaria de La Sapienza. La stazione di Roma-Lido fu pensata per essere la gemella di quella ancora presente oggi a Porta San Paolo.
I lavori procedettero spediti, in pochi mesi i binari furono posti senza difficoltà grazie anche alla conformazione naturale del territorio, pianeggianete e senza asperità. Così, tracciato pronto, già il 30 settembre 1921 ci fu il ricongiungimento dei due tronchi di binario nella località Risaro (l’odierna Vitinia) e il 12 novembre 1921 fu fatto il primo viaggio inaugurale da Roma a Ostia.
Già dal 1923 però, si assistette ai primi stop e interruzioni a cui si sono ormai abituati i pendolari romani. Al viaggio inaugurale della “Roma-Mare”, quasi come una profezia, risultarono assenti con diverse giustificazioni le autorità politiche, comunali e nazionali. Il motivo di tale assenza, fu presto detto, come ricorda anche Odisseaquotidiana: “La liquidazione dell’ente Smir, avvenuta il 30/06/1923 e la mancata corresponsione delle quote governative costrinsero nuovamente al blocco dei lavori”.
Mussolini e la Roma-Lido…. Puntuale!
A febbraio 1924 il presidente del Sefi, la Società Elettro Ferroviaria Italiana incaricata di costruire la Roma-Lido, apprese che presto la linea avrebbe ospitato un viaggiatore illustre: il Capo del Governo, Benito Mussolini. si sarebbe recato ad Ostia in treno alle ore 10.00 del 10 agosto 1924. In 6 mesi bisognava perciò completare la linea.
Un viaggio che, iniziato in orario, si concluse giungendo al mare alle 11 e 2 minuti. Nonostante l’entusiasmo futurista, purtroppo però la linea fu pesantemente distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1943-1944. L’intera linea fu gravemente danneggiata con la perdita delle stazioni di Acilia e della Lido di Ostia. Tra le macerie andò persa anche la “pietra inaugurale” della Roma-Mare, poggiata nel 1920, ipotizzando che si trovi ancora sotto il manto stradale ostiense.
Quando fu completamente demolita la vecchia stazione centrale di Ostia, al suo posto sorse l’attuale luna park antistante alla stazione. Bisognerà attendere il 4 giugno 1951 perché venisse inaugurata la nuova stazione di Lido di Ostia Centro, che corrisponde oggi alla fermata Lido Centro.
La Roma-Lido oggi. I comitati: “Servono soluzioni entro il 2025”
Avvicinandosi al centenario, la situazione non può che peggiorare secondo gli utenti, soprattutto in vista del Giubileo 2025. L’Anno Santo porta buone nuove per la linea. Il nuovo Dpcm prevede infatti lo stanziamento di dodici milioni e mezzo di euro per realizzare due nuove fermate della linea Roma-Lido: la fermata Giardino di Roma e Torrino Mezzocammino. Nonostante le risorse e i progetti, oggi la linea subisce però l’andamento disastroso della situazione meteorologica: caldo torrido, treni stanchi e in affanno. Così come le temperature, aumenta di anno in anno anche l’esasperazione dei pendolari: “Nonostante gli impegni presi da Astral e Cotral nei rispettivi Contratti di servizio, la situazione generale invece di migliorare degrada di giorno in giorno”, ammette il Comitato pendolari Roma-Ostia, “Un po’ per colpa dei lavori gestiti da Astral (cioè da RFI/Italferr) che generano spesso fermi inattesi dei treni, un po’ per colpa di Cotral che ha ereditato treni inaffidabili ma che, al contrario degli annunci e delle rassicurazioni, non riesce a far funzionare come sarebbe necessario”.
Cotral ha infatti annunciato pochi giorni fa che il servizio, già in affanno, subirà durante il mese di agosto ulteriori rallentamenti. “Visti i precedenti 13 mesi di ‘svolta’”, tuonano, “Saremmo curiosi di leggere sulla base di quali analisi della ‘domanda di trasporto’ è stato partorito questo orario ‘piatto’, con soli 4 treni, o se, invece, la logica resta quella degli ultimi 7 anni di dis-servizi ATAC/COTRAL”. Per arginare rallentamenti e carenze, il Comitato da tempo propone di spostare 2 treni funzionanti dalla linea Metro A, per colmare l’assenza di convogli su una linea già in affaticamnto. Una proposta che l’assessore comunale alla Mobilità, Eugenio Patané, ha bocciato in Campidoglio già a febbraio 2023.