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Pestato 17enne disabile, sei ragazzini della Garbatella a processo

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Brutale pestaggio ai danni di un 17enne disabile

Un pestaggio brutale e selvaggio quello che ha visto coinvolto un giovane disabile di 17 anni, preso di mira da un gruppetto di ragazzini che non ha esitato a tessergli un tranello per poi  passare alle maniere forti. Un’escalation di violenza, forse scatenata da alcuni like di troppo su Instagram, che è poi stata ripresa anche con il telefonino in un altrettanto brutale video dalla durata di un minuto. A riportare la notizia il Corriere della Sera. 

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Il brutale pestaggio nei confronti del 17enne disabile e le accuse 

A seguito dei fatti la Procura dei minori ha chiesto per i sei giovani coinvolti nel pestaggio il rinvio a giudizio. Il reato contestato loro è quello di lesioni con imputazione aggravata da tre circostanze: motivi futili e abietti, la condizione di inferiorità della vittima dovuta al suo stato di salute, l’aver agito in più persone riunite. Ora, i ragazzi – qualora il giudice ne riconoscesse la condanna – rischiano dalla messa alla prova  alla sentenza di condanna. L’ultima udienza davanti al Gup si terrà il prossimo 9 novembre. 

L’aggressione 

Gli imputati hanno fatto parte della banda “18” che è operativa nel quartiere della Garbatella e che a seguito dell’agguato verso il 17enne si è sciolta. I fatti risalgono al 2 maggio del 2021, nelle vicinanze di piazzale dei Partigiani, nel quartiere Ostiense. Come anticipato, le violenze ai danni della vittima sono state riprese da un video con il telefonino che qualcuno degli aggressori, poche ore dopo i fatti, ha pensato bene di far circolare su una chat. Feroci e brutali le immagini, che hanno dato luogo a non poca indignazione. Un’escalation di violenza che è stata guardata anche dagli esponenti della banda rivale, la “17” – i due gruppi il 10 aprile, venti giorni prima il suddetto pestaggio, del 2021 hanno avuto un violento scontro – eloquente il commento scritto su uno screen shot del video: “Sette (numero errato per una sbaglio nei conteggi) contro uno per di più con dei problemi, fate schifo”. 

La motivazione (presunta)

Secondo gli inquirenti la motivazione alla base del brutale pestaggio – comunque non giustificabile – potrebbe risiedere in dei like di troppo messi dalla vittima alla foto di una ragazza del gruppo. È a questo punto che è scattata la trappola. La ragazza contatta la vittima su Instagram e fissano un appuntamento. Il 17enne, dal canto suo, era contento della notizia e mai poteva immaginarsi cosa davvero si celasse dietro quelle intenzioni. 

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