Sai cosa vuol dire l’espressione sta ‘n campana? Nonostante in molti la utilizzano, alcuni non conoscono esattamente il significato.
Molte volte sicuramente avrete sentito l’espressione “sta ‘n campana” pronunciata per lo più dai romani. E’ infatti un modo di dire piuttosto diffuso a Roma ed un tempo veniva utilizzato come avvertimento.
Esattamente con questa espressione per lo più le mamme e le nonne erano solite avvertire i bambini di fare attenzione a qualcosa o comunque a qualcuno.
Anche tra i giovani però al giorno d’oggi questa espressione è particolarmente utilizzata. Cerchiamo di capire bene di che cosa si tratta e soprattutto perché effettivamente si dice così.
Sai cosa vuol dire l’espressione “sta ‘n campana?
Diverse volte mi sarà capitato di sentire l’espressione “sta ‘n campana” particolarmente utilizzata dai romani ed in generale nella regione Lazio. Ovviamente l’espressione deriva dalla forma italiana “Stare in campana” che come è facile capire significa stare in guardia.
È un’espressione quindi che funge come avvertimento e con la stessa si vuole avvertire di prestare attenzione a qualcosa o a qualcuno.
Non è un caso il fatto che a dirlo fossero le mamme e le nonne ai bambini, anche se al giorno d’oggi questa espressione è anche particolarmente utilizzata tra i più giovani.
Tornando però al significato di questa espressione, “sta ‘n campana” vuol dire semplicemente stare in campana e vorrebbe come dire “lo tare in guardia da qualcosa o qualcuno”.
Non è però utilizzato come minaccia, ma è piuttosto un ammonimento, un avvertimento, una sorta di protezione nei confronti della persona a cui viene riferita.
Insomma, quando si utilizza questa espressione si vuole in qualche modo proteggere quella persona alla quale ci si riferisce.
Origine e significato
In molti però non riescono proprio a capire quale sia l’origine di questa espressione. “Sta ‘n campana”, fa riferimento al valore che le campane un tempo avevano.
Non tutti forse sanno che un tempo quando non c’era l’orologio, erano le campane che indicavano lo scandire del tempo.
Di conseguenza, le persone dovevano stare particolarmente attenti al rintocco delle campane e di conseguenza tutto ciò ci fa capire quanta importanza queste avessero.
Non soltanto le campane erano quegli oggetti che allertavano i cittadini in caso di emergenza oppure di attacchi o incendi, insomma erano fondamentali per salvaguardare le persone e la loro sicurezza.
Ci sarebbe però anche un’altra possibile ragione per cui è stata utilizzata questa espressione, che non ha a che fare con qualcosa di premuroso o di avvertimento, ma fa riferimento al mondo dello sport e del basket.
In questo sport la campana è una zona che si trova vicino al canestro e che viene vista come l’ultima possibilità per la difesa di proteggere il canestro da parte dell’avversario.
Di conseguenza stare in campana vuol dire essere in una posizione tale da poter difendere se stessi da un qualsiasi attacco o comunque pericolo esterno.
Di conseguenza “Stare in campana” è un’ espressione particolarmente utilizzata a Roma che vuole indicare di stare in allerta, a qualcuno a cui si vuole bene, in modo tale da allontanarla da possibili problemi o comunque pericoli.
Letteralmente quindi vuol dire stare attenti, stare in guardia, fare attenzione a qualcosa o a qualcuno. È un’espressione quindi che rimanda alla prudenza e viene utilizzata per lo più tra amici o comunque tra parenti.
Le altre espressioni
Non è un caso il fatto che questa espressione venisse un tempo utilizzata per lo più dalle mamme e dalle nonne per i loro bambini.
Questo modo di dire è anche legato ad un’altra frase che è la seguente ovvero Vivere sotto una campana di vetro. Anche questa espressione viene utilizzata con frequenza al giorno d’oggi sempre dagli adulti nei riguardi dei bambini.
Il dialetto romano è uno tra i più amati nel nostro paese ed è ricco di espressioni piuttosto simpatiche e goliardiche.
Conoscete le più frequenti? “Sei figlio dell’oca bianca?”, una di queste e poi ancora “Fa na figura da peracottaro” o “Fa la figura der peracottaro” che vorrebbero dire “fare una figura meschina”.
