Acqua torbida e presenza di schiuma in mare sul litorale pontino, arriva la risposta della Regione Lazio. Dopo le segnalazioni lanciate da cittadini e turisti in queste settimane circa lo stato di salute del mare riscontrato in alcune giornate – e in alcuni punti della costa – oggi è arrivato l’intervento in merito dell’Assessore all’Ambiente e allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.
Ebbene, le analisi straordinarie effettuate dall’ARPA, da quanto si apprende, hanno escluso ogni tipo di rischio per la salute pubblica. La “sporcizia” presente in acqua, se così si può definire, sarebbe piuttosto legata a “fenomeni naturali” (come accaduto ad esempio a Ladispoli) e che per questo non comporterebbe alcun rischio per la salute dei bagnanti.
Regione Lazio: “Le acque del litorale pontino sono balneabili”
«Le acque del litorale pontino sono balneabili. L’aspetto torbido e la presenza di schiuma in alcuni tratti sono dovuti semplicemente a un fenomeno naturale, legato alla presenza di alghe, che non comporta alcun rischio per la salute pubblica», a parlare è l’Assessore Palazzo che ha fatto il punto sui controlli effettuati in questi giorni.
Dove sono stati fatti i campionamenti
L’Assessore ha quindi spiegato di aver predisposto il piano straordinario di verifiche a seguito delle numerose segnalazioni giunte dal territorio. Del resto basta scorrere i vari gruppi social del litorale per trovare sparsi qua e là post che esprimevano preoccupazione per quanto trovato, inaspettatamente, in mare. E proprio per questo, spiegano dalla Regione, è stato dato mandato all’ARPA, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio, di avviare un campionamento straordinario del litorale pontino con il supporto della Guardia Costiera.
I rilievi svolti dall’Arpa Lazio, guidata dal commissario Tommaso Aureli, hanno interessato le seguenti aree:
- Latina-Sabaudia-Terracina e San Felice
- Fondi-Sperlonga-Itri-Gaeta nord
- Gaeta sud-Formia-Minturno
I risultati delle analisi: “Le acque non sono inquinate”
“L’esito dell’indagine ci ha ampiamente rassicurati” – ha proseguito l’assessore Palazzo – “Arpa Lazio ci ha informati infatti che i risultati delle analisi microbiologiche mostrano valori conformi ai limiti previsti dall’Allegato A del DM 30.03.2010 in tutti i campioni prelevati. Ciò significa che le acque del litorale non sono inquinate. Quello che vediamo in alcuni tratti, una schiuma biancastra, non è altro che una particolare concentrazione fitoplanctonica, ossia alghe microscopiche», precisa l’assessore Palazzo.
«Si tratta di un fenomeno che si verifica naturalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’inverno, dovuto principalmente al caldo e alla disponibilità di nutrienti, come azoto e fosforo, nelle acque marine. Lo stesso fenomeno che è probabilmente responsabile delle colorazioni anomale in mare dovute soprattutto alla fioritura algale di alcune specie particolari», ha quindi concluso l’Assessore.