Momenti di panico al concerto di Travis Scott. Tra le 55 mila persone che hanno assistito allo show mondiale nell’arena del Circo Massimo, qualcuno ieri sera ha pensato bene di spruzzare lo spray al peperoncino. Come successe qualche anno fa ai festeggiamenti della Juventus e successivamente a un concerto di Sfera Ebbasta, l’immensa piazza si è accalcata per arrivare alle vie di fuga, creando scene di schiacciamento delle persone e lasciando qualche adolescente ferito.
Delirio al concerto di Travis Scott a Roma
Un concerto vissuto perlopiù da adolescenti, che forse per gioco avevano spruzzato nell’aria il famoso spray nell’aria. Resta che la bolgia è subito andata nel panico, nella speranza di fuggire dal quel punto dove l’aria era diventata – di fatto – irrespirabile.
Nonostante fosse un evento supportato dal Comune di Roma Capitale (ad annunciarlo il Dipartimento Turismo), sull’episodio poco personale della sicurezza per contenere il panico di un centinaio di ragazzi. Qualcuno più maturo di altri, alzato sulle spalle degli amici aveva chiamato alla calma le persone nel totale panico, arrivate addirittura a spintonarsi violentemente per fuggire da una posizione dove non riuscivano a respirare.
La ragazza in ospedale: “Non respiravo e non vedevo più”
Una ragazza è rimasta ferita, dovendo ricorrere all’intervento dei sanitari. Ci teneva a vedere il proprio beniamino Travis Scott, in un’esperienza che da sogno si è trasformata in incubo. Nel quadrante dove stava assistendo al concerto, qualcuno ha spruzzato lo spray urticante. La giovane quasi subito ha cominciato ad avere problemi respiratori, come racconta a Welcome to Favelas, e non vedere più. Solo l’aiuto degli amici, che l’hanno presa sotto braccio, l’hanno portata fuori dalla calca e di fatto salvato la vita.
Il Circo Massimo era adatto per un concerto simile?
La domanda è lecita e andrebbe riposta al Campidoglio. Il sindaco Gualtieri avrà visto le immagini di migliaia di persone, che a un centinaio di metri dal palco di Travis Scott, erano intente a fuggire per non soffocare davanti l’effetto dello spray urticante. Persone che, nel concreto, spingevano verso la direzione opposta all’impalcatura dove si esibiva l’artista americano e, come ovvio, rimane bloccata da quelle persone che volevano rimanere – nonostante tutto – ad assistere il concerto.
Non solo la storia di adolescenti appena maggiorenni, ma anche di persone più adulte. Tra questi anche papà e mamme, che avevano portato i propri figli a questo live per fargli un regalo “epico”. Un regalo che, viste certe scene su Welcome to Favelas, solo miracolosamente non ha lasciato un morto al Circo Massimo. In tutto ciò, almeno in alcuni estratti sembra che manca la sicurezza all’interno dell’arena, così come è palese domandarsi se ci fosse, o meno, un piano di emergenza per situazioni di criticità durante lo svolgimento del prestigioso concerto.