Una denuncia shock quella riportata dal Messaggero. Che, se confermata, getterebbe in un polverone uno degli ospedali più rinomati e famosi di Roma. Un uomo di 86 anni sarebbe stato costretto a condividere la degenza in ospedale con le formiche. Gli insetti sarebbero saliti sulle gambe dell’uomo, ferendolo. E nonostante le proteste della moglie, che ha denunciato l’accaduto, la situazione non sarebbe cambiata.
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La ricostruzione della vicenda: dal ricovero in ospedale alla comparsa delle formiche
Il quotidiano romano ha ricostruito la vicenda, partendo dal giorno del ricovero. L’86enne si è recato al pronto soccorso lo scorso 28 maggio. Circa un mese e mezzo più tardi, la moglie si è resa conto che qualcosa non stava andando per il verso giusto: “Il 22 luglio, verso le 20, tolgo le lenzuola dai piedi di mio marito, allettato e trovo tante formiche che passeggiavano indisturbate. Ho chiamato immediatamente gli infermieri che mi avevano detto di aver già comunicato da giorni il problema delle formiche nella stanza”, ha raccontato la donna.
Per porre rimedio al problema, la donna il giorno dopo porta in reparto alcune trappole per le formiche. Ma la situazione non migliora. Anzi. Passano due giorni e i piedi dell’uomo sanguinano a causa dei morsi degli insetti. Intervengono gli infermieri. Pulisono tutto e scoprono che le formiche entrano nella camera da una crepa sul muro che si affaccia in giardino.
Le formiche entrano in ospedale da un buco nel muro
Nonostante questo il buco da cui entrerebbero le formiche, secondo la donna, non è stato ancora sistemato: “Per diversi giorni mio marito ha avuto a che fare con le formiche nella stanza e nonostante gli interventi fatti è molto grave che a distanza di settimane non si sia riparato il buco nel muro. La direzione ospedaliera ci ha risposto dicendo che gli interventi sono stati fatti, ma a quanto posso vedere tutti i giorni le condizioni della struttura non sono mutate: bisogna sistemare il foro da cui potrebbero rientrare”.
L’appello della donna a Francesco Rocca
“Credo che la storia di mio marito non debba ripetersi in nessun ospedale della Regione. Il mio appello va al presidente della Regione Francesco Rocca, che ha chiesto dettagli alla direzione dell’azienda ospedaliera, perché possa procedere a un controllo a tappeto in tutte le strutture sanitarie regionali. Questo stato di cose è davvero inaccettabile nel 2023, figuriamoci in una zona, come un letto di ospedale in isolamento, dove ci sono persone sofferenti che dovrebbero essere in ambienti protetti e molto controllate”, ha concluso la donna.